La Panda del sindaco Marino resta al Senato: giallo su ordinanza ignorata

La Panda del sindaco Marino resta al Senato: giallo su ordinanza ignorata
di Elena Panarella
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Venerdì 18 Ottobre 2013, 14:27 - Ultimo aggiornamento: 19 Ottobre, 09:19

Non un veicolo in servizio di polizia, e non stata autorizzata dal Senato della Repubblica, come prevede l’ordinanza capitolina che delimita la Ztl di Palazzo Madama. Eppure la Panda rossa del sindaco Ignazio Marino continua a essere parcheggiata al solito posto, all’interno dell’area riservata ai senatori. Il caso, sollevato da Il Messaggero la scorsa settimana, continua a suscitare interrogativi. Anche perché adesso è spuntata fuori una vecchia delibera del Comune, la numero 958 del 1 giugno 2004, che regolamenta proprio i casi di sosta nella zone a traffico limitato «nelle specifiche aree di piazza San Luigi dei Francesi e piazza Madama».

La disciplina «di Zona a Traffico Limitato con protezione mediante installazione di dissuasori in forma di fioriere e accesso e sosta consentita ai veicoli muniti di contrassegno rilasciato dall’amministrazione riportante il logo del Senato, ai veicoli in servizio di polizia e ai veicoli autorizzati dal Senato». Cioè dove parcheggia il sindaco. Ebbene, secondo quella determina, a concedere il passi doveva essere il Comune. Anche se, come riferito dal prefetto Pecoraro, esistevano ragioni di sicurezza perché la Panda di Marino era stata danneggiata, la richiesta della prefettura al Senato doveva essere girata al Campidoglio (cioè allo stesso Marino) che avrebbe dovuto rilasciare il passi.

DENUNCE

Gli interrogativi non si esauriscono qui. Perché ad un primo controllo presso i posti di polizia e carabinieri del centro storico, sembra che nessuno abbia memoria di denunce per i danneggiamenti subiti dal sindaco Marino, che abita a due passi dal parcheggio del Senato. Come nessuno di coloro che abitualmente partecipano al Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza si ricordano che nei mesi scorsi si sia mai affrontato il tema della sicurezza della vettura privata del sindaco, tanto da suggerire la custodia nell’area riservata del Parlamento. Eppure la richiesta è partita dalla prefettura, come confermato dalla presidenza del Senato, nei giorni scorsi. Anche per questo il consigliere regionale Antonello Aurigemma (Pdl) ha chiesto chiarezza anche per rispetto nei confronti «di quei cittadini che sono tenuti non solo al rispetto delle regole ma che per recarsi laddove la Panda è parcheggiata devono pagare i parcheggi o i biglietti dei mezzi». «Chiederò agli organi competenti - aggiunge Aurigemma - che provvedimenti hanno o intendono prendere circa l’esposizione di un contrassegno in assenza dei requisiti necessari».

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