Roma, Municipio XIII: ecco il codice che l'ex grillina non ha firmato

Santori (FDI)
di S. Can.
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Martedì 4 Aprile 2017, 22:51
Isabel Giorgi, la consigliera del municipio XIII passata dal M5S a Fratelli d'Italia, si è rifiutata di sottoscrivere il regolamento che i pentastellati le avevano imposto: «Era una forma di mobbing». Si tratta di dodici articoli nella quale si vincolano gli eletti ad attenersi a precise norme politico-amministrative. All'articolo 2 per esempio si vieta di parlare con il nemico, cioè con gli avversari politici. «I portavoce del M5S del Municipio Xlll non dovranno associarsi ad altri gruppi politici se non per votazioni su punti condivisi. Il gruppo decide preventivamente la votazione sugli atti discussi durante i Consigli. I portavoce del M5S del Municipio Xlll non dovranno associarsi ad altri gruppi politici se non per votazioni su punti condivisi. Il gruppo decide preventivamente la votazione sugli atti discussi durante i Consigli». L'articolo 11 è costituito addirittura di otto step prima di approvare un atto amministrativo. 

Il consigliere regionale del Lazio di Fratelli d'Italia, Fabrizio Santori, a margine della conferenza stampa di presentazione dell'ormai ex grillina Isabel Giorgi, ha spiegato:  «Questa questione dei regolamenti, inaccettabili che violano anche la libertà personale e la questione dell'amministrazione in generale».


REGOLAMENTO DEL GRUPPO CONSILIARE DEL MUNICIPIO XIII
I PARTE

Art. 1

Il portavoce eletto nel Municipio XIII con il Movimento 5 Stelle dovrà operare in sintonia con i principi del M5S, con gli obbiettivi sintetizzati nel programma del M5S per Roma Capitale, con le linee programmatiche per il Municipio Xlll, con il “NON STATUTO” e con la “CARTA DI FIRENZE”.

Art. 2

I portavoce del M5S del Municipio Xlll non dovranno associarsi ad altri gruppi politici se non per votazioni su punti condivisi. Il gruppo decide preventivamente la votazione sugli atti discussi durante i Consigli.

Art. 3

In aula i portavoce del Movimento 5 Stelle dovranno tenere un comportamento consono e rispettoso dell’Istituzione, se un portavoce turba l’ ordine o pronuncia parole o si produce in atteggiamenti sconvenienti, viene ammonito dal capogruppo ( in sede di Consiglio) o dal Presidente di commissione ( in sede di commissione) su indicazione di tutti i portavoce presenti.

Art. 4

I portavoce si impegnano a partecipare alle sedute di Consiglio e alle sedute delle Commissioni loro affidate, garantendo il numero legale minimo durante l’intero tempo delle sedute.

Art. 5

Ai fini del conseguimento del gettone di presenza da parte del portavoce, è necessaria la sua presenza per almeno metà della durata della seduta, attestata dal verbale della stessa ovvero per almeno sessanta minuti consecutivi.

Art. 6

Il portavoce si impegna a relazionare le proprie attività consiliari ai cittadini, partecipando ad almeno 1 riunione al mese organizzata dagli attivisti ed almeno ad 1 infopoint al mese.

Il portavoce si impegna a partecipare alla riunione di maggioranza, che deve essere svolta almeno 1 volta a settimana.

Art. 7

Qualsiasi dissidio o incomprensione tra i portavoce deve essere regolato tra i portavoce interessati, supportati da tutto il gruppo. L’obbiettivo di tutti i portavoce deve essere il bene comune ed il buon andamento del gruppo consiliare.

Parte II

Art. 8

I portavoce rivestono gli incarichi di Consiglieri e Presidente del Municipio. Loro è la responsabilità politica delle scelte e degli indirizzi del Municipio.

Art. 9

La Giunta, formata dal Presidente del Municipio ed Assessori, lavora in stretta relazione con i portavoce. Le sedute di Giunta sono sempre aperte alla partecipazione dei portavoce.

Art. 10

Gli assessori e le commissioni consiliari lavorano in sinergia.

Gli assessori sono tenuti a comunicare ai presidenti di commissione le loro azioni e le loro direttive.

La commissioni sono tenute a relazionare all’assessore di riferimento i loro lavori e indirizzi.

Parte lll

Art.11

Gli atti prodotti dal gruppo di portavoce eletti devono perentoriamente seguire l’ iter descritto di seguito

STEP 1: DISCUSSIONE

Il presidente della commissione:

inserisce in OdG in apposita commissione competente la discussione di un determinato argomento;

richiede il parere all’assessore di riferimento

richiede i pareri tecnici

STEP 2: DOCUMENTO VERSIONE BOZZA

Al termine della discussione viene redatto un documento in versione BOZZA.

Il documento deve contenere esplicita menzione scritta dei pareri tecnici, degli assessori o del Presidente del Municipio.

STEP 3: CONDIVISIONE MAGGIORANZA

Il documento viene condiviso via mail e reso disponibile a tutti i consiglieri, agli assessori per commenti e al Presidente del Municipio.

STEP 4: I consiglieri possono sollevare obiezioni solo ed esclusivamente nei meriti che seguono:

- non conformità ai principi del M5S
- non conformità alle linee guida del nostro programma municipale
- non conformità alle leggi e normative vigenti


STEP 5: Se NESSUNO dopo 5 giorni solleva dubbi/perplessità, il documento prosegue l’iter di approvazione.

Se 4 consiglieri ravvisano una o più delle non conformità precedentemente descritte, l’atto deve essere rivisto in commissione, corretto e successivamente ripresentato alla riunione di maggioranza.


STEP 6: VOTAZIONE IN COMMISSIONE

Il presidente della commissione inserirà  la votazione con apposito Ordine del Giorno in commissione competente.

La votazione viene verbalizzata nella commissione competente dagli affari istituzionali.


STEP 7: CAPIGRUPPO

Il documento, votato e verbalizzato in commissione, approda nella riunione dei capigruppo e viene calendarizzato in consiglio municipale.

Gli affari istituzionali inviano la convocazione del consiglio - includendo i documenti ufficiali.

STEP 8: VOTAZIONE IN CONSIGLIO MUNICIPALE

Il documento approda in consiglio municipale per la votazione finale.


Art. 12

Il presente regolamento deve essere sottoscritto da ciascun portavoce, apponendo la propria firma su ciascuna pagina.

Il regolamento firmato da tutti i portavoce è custodito dal presidente del municipio.

Ogni portavoce deve possederne una copia.















 
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