Comunali 2016, Marchini presenta la sua squadra: «Non un uomo solo al comando: il mio è un dream team»

Comunali 2016, Marchini presenta la sua squadra: «Non un uomo solo al comando: il mio è un dream team»
di Simone Canettieri
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Domenica 22 Maggio 2016, 11:36 - Ultimo aggiornamento: 25 Maggio, 12:39

Alfio Marchini presenta la squadra. Il candidato sindaco lo fa in Campidoglio, nella sala della Protomoteca, insieme al leader di Forza Italia Silvio Berlusconi e a Guido Bertolaso, annunciando che quest'ultimo farà parte del suo staff, una volta eletto.

«Roma non può essere gestita da un uomo solo al comando - dice - Credo sia fondamentale che nel prossimo mese noi dobbiamo lavorare alacremente per creare le condizioni tali che un secondo dopo che abbiamo vinto le elezioni possiamo dare risposte alla città». «Serve una squadra di fuoriclasse ma anche rivedere il modello di gestione di questa città».


Poi annuncia i nomi di alcuni tecnici che lo affiancheranno: «Questa città è ormai ingovernabile. Io non sono superman, e questo è il mio dream team». E presenta Alessandra Tripaldi, Pier Luigi Bartolomei, Manuela Di Centa, Cesare Greco, Francesco Karrer, Antonio Malaschini, Manuela Manenti, Ugo Marchetti, Agostino Miozzo, Gianfranco Polillo, Mary Prezioso.

 

 

Quando poi Marchini fa il nome di Guido Bertolaso in sala scatta subito l'applauso: «In politica c'e' anche amicizia e lealtà - dice - In merito alla mia scelta, poi, ribadisco che non ho mai incontrato un politico, come Silvio Berlusconi, che abbia anteposto il bene della città su tutto il resto». «Bertolaso se non esistesse bisognerebbe inventarlo - dice Marchini - Roma ha bisogno di persone che facciano cose e che sappiano risolvere problemi. Da questa mattina coordinerà la squadra». «Inoltre sarà l'uomo di riferimento h24 per tutti i cittadini per tutte le emergenze», aggiunge.

Marchini poi attacca: «Ormai non si capisce più dove finisce il Pd e dove iniziano le istituzioni», riferendosi  all'impegno del governo Renzi per Roma. E ancora: «Ma tanto non vinceranno».

«Dentro alla stanza a mandare a casa Marino c'eravamo noi, i candidati della mia lista, altrimenti il Pd non ce l'avrebbe mai fatta. Non c'erano i 5 Stelle né la destra. Altri usano la città come un taxi, noi no. Io rimarrò qui».

Prende la parola Berlusconi: «Non ho niente da aggiungere, il movimento dell'ingegner Marchini non ha nessun ambizione al di là di quella di risollevare Roma. E soltanto Marchini può vincere al ballottaggio contro la candidata del M5S». L'ex Cavaliere poi attacca la Meloni: «I guai di Roma sono così generali che non si può pensare che chi ha solo l'esperienza della politica, anche se ottima, possa risollevare Roma. Non servono i campioni del bla-bla-bla».

Berlusconi analizza poi la situazione nazionale:
«Siamo un Paese a democrazia sospesa - dice - Il presidente del Consiglio sta in piedi soltanto per il tradimento di 60 senatori. Questo è un governo abusivo e illegittimo, non vuole solo cambiare il voto ma vuole anche cambiare la Costituzione, che ci tiene tutti uniti. Il combinato disposto della nuova Costituzione e della nuova legge elettorale ci porterebbe a un solo leader padrone del Paese. Matteo Renzi ha conquistato tutto il conquistabile».

Infine l'ex premier lancia un appello: «Andate a parlare con gli indecisi, ci sono 26 milioni di cittadini delusi dalla politica. Noi dobbiamo fare un'opera di convincimento capillare».


Stamane i candidati della lista Rivoluzione Cristiana hanno incontrato alle 10.30 la stampa e poi il candidato sindaco Alfio Marchini, al Cinema Adriano di Piazza Cavour. «Marchini - ha dichiarato il segretario Gianfranco Rotondi - è diventato il candidato di un centro liberale e popolare lontano dalla destra e dalla sinistra. Per chi come me rivendica la storia democristiana è naturale sostenerlo con convinzione. Rivoluzione cristiana si rivolge alla Roma che fu democristiana e andreottiana per dire: fidatevi, Alfio è uno di noi». 

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