Mafia capitale, da ex assessore del Lazio i documenti al boss Buzzi

Mafia capitale, da ex assessore del Lazio i documenti al boss Buzzi
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Sabato 6 Dicembre 2014, 19:58 - Ultimo aggiornamento: 21:32
L'ex assessore della Regione Lazio Paola Varvazzo (giunta Zingaretti, dimessasi nell'aprile 2013) fornì documenti utili a Salvatore Buzzi, braccio destro di Carminati. Lo sostiene il Ros in un'informativa. I documenti riguardavano il giudice del Tar Linda Sandulli che aveva sospeso un appalto vinto dalle coop di Buzzi.



Il gruppo voleva screditare il giudice, che aveva firmato la sospensiva per la gara sul Cara di Castelnuovo di Porto, accusandola di conflitto di interessi per una partecipazione in una società che faceva manutenzione nella stessa struttura, la Proeti Srl. Varvazzo acquisì documenti sul magistrato, che lei stessa definiva «una bomba» parlando con Buzzi.



«Buzzi era riuscito ad ottenere, evidentemente grazie a Varvazzo - si legge nell'informativa - informazioni sulla Proeti S.r.l., che egli riferiva essere di proprietà per il 33% di Sandulli e per altra quota del marito».




La Regione Lazio: «Intercettatat quando non era assessore». «L'ex assessore Paola Varvazzo è rimasta nella giunta Zingaretti dal 22 marzo 2013 al 5 aprile 2013, quindi circa due settimane.
Le intercettazioni diffuse oggi, come risulta dagli atti, non riguardano il periodo di due settimane in cui la Varvazzo ricoprì il ruolo di assessore bensì il suo precedente impegno professionale». Lo comunica in una nota la Regione Lazio.
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