Lazio, primarie Pd: sfida tra due renziani e un civatiano per la segreteria. In corsa Melilli, Bonaccorsi e Guglielmo

Da sinistra Bonaccorsi, Melilli e Guglielmo
di Mauro Evangelisti
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Sabato 25 Gennaio 2014, 19:59 - Ultimo aggiornamento: 20:47
Renziana contro renziano. Pi un terzo incomodo, espressione dell’ala civatiana. Sarà questa la sfida per la segreteria laziale del Pd, per la successione a Enrico Gasbarra, che può dire di terminare il mandato dopo avere riconquistato Comune di Roma e Regione.



Ma il Partito democratico, dopo il ciclone Renzi, anche nel Lazio deve ridefinire gli equilibri e non è facile fare previsioni sull’esito delle primarie previste il 16 febbraio. Entro oggi andavano presentare le candidature. Il primo a farsi avanti è stato Fabio Melilli, 56 anni, già presidente della Provincia di Rieti, parlamentare, espressione di una visione allargata del renzismo, visto che proviene dall’area dem di Franceschini. Su di lui stanno convergendo vari pezzi del partito, a partire a dieci consiglieri regionali. Anche i marroniani e i giovani turchi dovrebbe sostenere Melilli che ha presentato 470 firme. Si dice che sia pronto a garantire due posti da vicesegretario a Domenico Giraldi e Claudio Moscardelli.



A sfidarlo sarà la parlamentare Lorenza Bonaccorsi, 46 anni, in passato capo della segreteria dell’allora ministro Paolo Gentiloni. Può essere considerata una esponente dell’ala più ristretta dei renziani, visto che due anni fa ha coordinato i comitati di Renzi per il Lazio durante le primarie.



Infine, in campo anche il civitiano Marco Guglielmo, 34 anni, consigliere comunale di Albano. Il sindaco Marino e il governatore Zingaretti non si sono schierati, e anche il segretario uscente, Enrico Gasbarra, ha mantenuto una posizione di equilibrio.