Roma, Morassut: «Giù le tasse dei romani, tra i progetti una nuova città giudiziaria»

Roma, Morassut: «Giù le tasse dei romani, tra i progetti una nuova città giudiziaria»
di Simone Canettieri
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Martedì 1 Marzo 2016, 08:50 - Ultimo aggiornamento: 09:08

Roberto Morassut, lei è il candidato della base dem di sinistra mentre Giachetti è quello della dirigenza renziana del Pd?
«Io vengo dal popolo, da Don Bosco. E il consenso in politica me lo sono sempre sudato camminando e scrivendo. Nessuno mi ha mai benedetto dall'alto».

Dalle forze in campo, non parte come favorito. Come ribalterà i pronostici?
«La partita è apertissima. E La verità è un'altra».

Quale?
«Le conventicole che hanno soffocate il Pd romano si sono acquartierate dietro Giachetti: già litigano per i posti. Roberto dia un colpo di scopa».

Primarie di centrosinistra senza Sel che primarie sono?
«Appunto, penso di avere qualche carta in più rispetto a Giachetti per dialogare con Sel».

Telefonerà a Marino?
«Lo farò domenica sera. Voglio essere il sindaco di ricongiunzione tra le due anime del Pd».

Se invece dovesse perdere proporrà a Giachetti un ticket?
«No, è un'idea vecchia. Se perdo mi metto a disposizione: da due anni percorro la città in maniera intensa. Il mio programma sarà nella mani del Pd».
 

Ma è sicuro che i romani abbiano dimenticato Mafia Capitale e la caduta di Marino? I presupposti per una vittoria grillina ci sono tutti.
«Il M5S è un sintomo di una malattia del sistema politico: è una variante dei movimenti populisti che hanno consenso in tutta Europa. I cinque stelle per la loro inesperienza non avrebbero la forza di governare Roma: Raggi è candidata con 1700 clic».

Ora i programmi: due progetti forti su cui punta.
«Premessa: occorre ridiscutere il debito per ridurre la pressione fiscale sui romani. Poi servono strumenti efficaci per rimuovere gli elementi infedeli».

Fatta questa premessa?
«Trasferimento degli uffici comunali in via Ostiense nel Campidoglio 2 e trasformare il colle capitolino in una sorta di Louvre a cielo aperto».

Secondo progetto?
«La cittadella della giustizia nei compendi militari di via delle Milizie: unificare tutti gli uffici in un unico immobile. La giustizia sarà più rapida senza più lentezze sulle famiglie romane».

Altre idee per Roma?
«Nuovi Campus universitari, più nidi (aziendali, pubblici, condominiali), più servizi sociali, perché Roma è una città in cui si soffre, gruppi retake per il decoro e un'app per musei, trasporti e uffici».
 

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