Roma, corruzione in Comune, boom di illegalità: i dipendenti denunciano i colleghi

Roma, corruzione in Comune, boom di illegalità: i dipendenti denunciano i colleghi
di Lorenzo De Cicco
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Martedì 4 Ottobre 2016, 08:08
Procedure d'acquisto illegittime, atti irregolari, trasferimenti anomali. Benvenuti nel Comune di Roma, dove gli illeciti segnalati dagli stessi dipendenti sono il doppio di quelli di Milano. Con un vero e proprio «boom» che si è registrato nell'ultimo anno. Un report della Divisione Anticorruzione del Campidoglio dice che nel primo semestre del 2016, rispetto allo stesso periodo del 2015, i reati denunciati da vigili e impiegati (a carico dei loro colleghi) sono cresciuti del 350%: erano appena 6 nei primi sei mesi dell'anno scorso, sono 27 a giugno di quest'anno. Un aumento progressivo, in realtà, visto che nella seconda parte del 2015 le violazioni riportate erano già aumentate sensibilmente: 22 nel semestre, 28 nell'arco dei dodici mesi. Contro le 13 registrate a Milano in tutto il 2015.

IL RECORD
Come si spiega questo aumento improvviso? Nell'ultimo anno e mezzo è stato gradualmente affinato il sistema del «Whistleblowing», vale a dire il meccanismo che permette ai dipendenti comunali di segnalare in forma anonima gli illeciti di cui vengono a conoscenza. A dire il vero la procedura è stata introdotta nel 2012 dalla legge 190 («Disposizioni per la prevenzione e la repressione dell'illegalità nella pubblica amministrazione»), per poi essere adottata dai vari comuni. Nella Capitale, la «procedura per la gestione delle segnalazioni di illeciti» risale al 29 luglio 2015. Versione rivista e corretta delle normative precedenti, dopo una serie di accorgimenti richiesti dall'Anac di Raffaele Cantone.
Il meccanismo, in sostanza, funziona così: nel momento in cui un dipendente si trova di fronte a «fatti rilevanti sotto il profilo penale, amministrativo o contabile», può segnalare l'illecito all'Anticorruzione comunale attraverso una sezione del sito web di Roma Capitale. Con la garanzia che il suo nome non verrà rivelato. È poi il Segretariato generale a farsi carico della segnalazione e ad avviare le indagini, fino ad arrivare a una possibile denuncia penale o alla Corte dei Conti. Mentre il dipendente che segnala, «non può essere sanzionato, licenziato o sottoposto a misura discriminatoria».

I VIGILI
Ecco spiegata la crescita record delle denunce tra colleghi. Nei fascicoli aperti in Campidoglio, c'è il vigile che ha segnalato «anomalie» nelle procedure d'acquisto, il dipendente che ha chiesto accertamenti sul funzionamento dei centri professionali di Roma Capitale, casi di mobbing, provvedimenti sospetti per cui viene chiesta una «verifica di regolarità». Infrazioni a volte lievi, a volte molto gravi, in una macchina amministrativa che, secondo l'ultima Relazione annuale Anticorruzione, «è attraversata trasversalmente da fenomeni corruttivi in tutti i settori». Dai Lavori Pubblici all'Ambiente, alle Politiche sociali. Non è un caso se nell'organico del Comune di Roma, solo nel 2015, 14 dipendenti siano finiti sotto indagine per corruzione «per un atto contrario ai doveri d'ufficio». E altri due impiegati sono sotto procedimento per concussione, un dirigente e un dipendente «per concussione per l'esercizio della funzione», e altri tre lavoratori per abuso d'ufficio.
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