Campidoglio, il teste pro-Raggi smentito dalle carte: «Caro Marra, le nomine un merito tuo»

Campidoglio, il teste pro-Raggi smentito dalle carte: «Caro Marra, le nomine un merito tuo»
di Michela Allegri e Sara Menafra
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Sabato 30 Settembre 2017, 07:57 - Ultimo aggiornamento: 07:59
Il delegato al personale Antonio De Santis oggi è accreditato per essere l'uomo capace di smontare le accuse di falso nei confronti del sindaco. Colui che spiegherà che, al momento di decidere le nomine dei nuovi dirigenti, Raffaele Marra eseguiva e Virginia Raggi decideva. Su tutti e, dunque, anche su Renato Marra, promosso dirigente dell'assessorato al Turismo. Le intercettazioni ora agli atti dell'indagine che ha portato alla richiesta di rinvio a giudizio per il sindaco, però, raccontano un quadro diverso. Uno scenario in cui tra De Santis e Marra c'è o, almeno, c'era un tono molto confidenziale, tanto che il funzionario invitava l'ex finanziere a cena: «C'è anche un deputato». E i due rivendicavano di aver fatto concepito insieme tutte le promozioni. «Soprattutto tu», dice De Santis a Marra.

MARRA: «HO FINITO LE NOMINE»
È la sera del 10 novembre scorso quando all'una di notte, uscendo dalla sede del Campidoglio, Raffaele Marra chiama proprio Antonio De Santis. Il tono è immediatamente confidenziale. De Santis: «Allora?»; Marra rivendica di aver appena concluso le nomine di tutti i dirigenti: «Domani i direttori di struttura, non i dirigenti, domani i direttori di struttura aprono il protocollo e si trovano tutte le ordinanze»; De Santis: «Ah che spettacolo, quindi domani c'è proprio da ridere»; Marra: «Ho scritto un messaggio sulla chat di noi quattro (la chat che lo collegava al sindaco ndr) , ho scritto appena finito, chiudo tutto e me ne vado a casa. Domani, per favore, preparatevi»; De Santis: «Io allora mi sono reso conto di quello che cazzo abbiamo fatto. Cioè è veramente... abbiamo fatto una cosa, soprattutto tu»; Marra: «Chissà se questi (riferito alla nuova giunta ndr) l'hanno capito che cazzo hanno fatto»; De Santis: «No, mi sa di no. Ma non ti preoccupare che lo spiegherò a più riprese, perché devono capire. Se sei ancora in giro vieni a piazza del Popolo, siamo in un bel ristorante, siamo con 5 amici miei pure con un deputato di questi».

«RENATO COMANDANTE»
Tra le nomine importanti c'è ovviamente quella del fratello di Renato, fratello di Raffaele Marra. Un possibile candidato anche a guidare l'intera struttura dei vigili urbani, dirà l'ex fedelissimo nei giorni successivi. Sei giorni dopo, quando lo scandalo della promozione è già scoppiato, l'assessore al turismo Adriano Meloni chiama proprio Marra per capire il da farsi. Entrambi concordano sul fatto che il sindaco sapeva che con quella nomina Renato avrebbe avuto un aumento di stipendio. Tanto più che il casco bianco era in gara anche per il ruolo di comandante. Meloni: «Virginia stessa m'ha detto ieri che per il ruolo di Comandante c'erano 4 finalisti tra cui Renato, quindi...»; Marra: «Me l'aveva detto lei! Davanti a tutti, c'era Cardilli, c'era De Santis e dice ma tu guarda un po' se io mi devo privare dell'unica persona a cui potrei dare l'incarico soltanto perché si chiama come te!».

«DE SANTIS GLIEL'HA DETTO»
Per la collocazione definitiva di Renato al turismo e non nella dirigenza dei vigili capitolini, sarebbe stato decisivo, ancora una volta, il ruolo di Antonio De Santis. Stando a quello che Raffaele Marra racconta ad un'amica al telefono, sfogandosi mentre il caso monta e per la rottura avvenuta col sindaco. «Tu - dice, sempre riferendosi al sindaco - hai detto che tra i tre più bravi c'è mio fratello per fare il comandante. Poi, dopo doveva essere vice comandante. E noi, manco io ma Antonio De Santis t'ha detto lascia stare perché è na situazione che... è meglio se lo mandi a lavorare co' Adriano al Turismo. Com'è possibile che rimaneva dirigente semplice? Dovevo spiegarle che lo stavo passando da prima a terza fascia? Se mi dice non me l'hai detto le dirò che mente».

LE TELEFONATE PER DECIDERE
In ogni caso, Marra e De Santis sembrano grandi amici. Il 20 ottobre, è De Santis a chiamare Marra: «Hallò?»; De Santis: «Hallò? Senti na cosa, per il bene della comunità. Is Antony speaking. Per il bene della comunità, mi ha beccato Mazzillo, sta di nuovo facendo un casino...». Il riferimento è l'aspirante assessore al Bilancio, Andrea Mazzillo, recentemente allontanato dalla giunta Raggi. Ma Marra prende l'esempio per sfogarsi sul resto del gruppo, proprio con De Santis: «Anto' , io sono disponibile, ci mancherebbe pure. Però dico io, quando fanno i bambini capricciosi diventa complicato»; De Santis, anche in questo caso, esprime totale fiducia: «Allora volevo supporto, domani chiamo pure... parlo pure con Salvatore, se deve intervenire Virginia interviene di nuovo. Me la vedo io ed eventualmente poi io dico: tecnicamente chiamo Raffaele così ci dice che cosa si può fare va bene».
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