Roma, over 50 e con poca preparazione: i dipendenti comunali tornano a scuola

Roma, over 50 e con poca preparazione: i dipendenti comunali tornano a scuola
di Simone Canettieri
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Giovedì 28 Dicembre 2017, 07:49 - Ultimo aggiornamento: 20:42
Tutti sui banchi. Di nuovo. I 23mila dipendenti comunali torneranno a scuola. Un vasto programma attende vigili, maestre e amministrativi del Campidoglio: dalle lezioni di legalità, trasparenza ed anticorruzione fino alla sicurezza e salute sui luoghi di lavoro. In più, sono previsti, grazie agli accordi con le università e gli ordini professionali, lezioni di leadership e gestione emotiva dello stress (da qui l'accordo con gli psicologi).
Benvenuti alla Scuola di formazione del Comune di Roma: una novità contenuta nell'ultimo contratto decentrato firmato dalla giunta Raggi con i sindacati lo scorso luglio. «L'attività formativa dell'istituenda scuola - si legge nella delibera approvata lo scorso 13 dicembre - sarà svolta nella sede di Largo Ascianghi 4», un immobile che già ospitava la piscina comunale. A scaglioni, ovviamente, tutti i dipendenti potranno andare a lezione, per alcuni di loro la presenza sarà obbligatoria.

LO SCOPO
Tutto nasce dalla volontà dell'amministrazione di dare una «formazione iniziale ai neo assunti e continuare con quella dei dipendenti in servizio».
Anche perché basta dare un'occhiata alla pianta organica fotografata per l'ultima volta dal commissario Francesco Paolo Tronca nei primi mesi del 2016. Su 23mila dipendenti il 40% ha un'età compresa tra i 51 ed i 60 anni di età, il 18,3%% % supera i 60 e 52 è l'età media.
La scuola si avvarrà di un albo docenti interni di Roma Capitale, di docenti esterni scelti tra professori universitari, magistrati, avvocati e dirigenti dai ruoli della pubblica amministrazione.
Le materie proposte varieranno a seconda della categoria interessata: aggiornamenti sul codice della strada per i vigili, psicologia per le maestre, informatica per gli amministrativi e, non è escluso, gestione emotiva per chi lavora dietro a uno sportello a contatto con il pubblico.
Quando partirà? La giunta Raggi vuole chiudere la partita entro il 2018 per continuare così quel feeling con la pancia del Comune, coltivato anche sotto Natale con il riconoscimento degli scatti (operazione da 10 milioni di euro) per 15mila dipendenti.
Insomma, non sarà l' École nationale d'administration, la rinomata scuola della pubblica amministrazione francese creata da Charles de Gaulle, ma nemmeno, assicurano dal Campidoglio, una grande Frattocchie grillina. «Onestà nelle procedure e trasparenza negli atti», saranno la priorità assicurano gli ideatori di questo progetto, finora presente soprattutto per i vigili urbani.
Il progetto inizierà a prendere quota a partire da gennaio, quando con la nuova macrostruttura spunterà fuori anche un'unità organizzativa dedicata proprio alla formazione. Che, ovviamente, sarà contemplata all'interno delle ore lavorative di maestre, vigili e amministrativi.

L'ASSISTENZA
Tra gli obiettivi anche il miglioramento delle performance, motivo per il quale, come raccontato da Il Messaggero, lo scorso ottobre il Comune ha stipulato un protocollo d'intesa con l'Ordine degli psicologi. Un modo per limitare i danni del mal d'ufficio come l'assenteismo e la litigiosità tra i colleghi.
L'altro grande problema rilevato dai vertici del Comune riguarda l'abilità digitale di chi sta dietro ai computer, nei municipi ma anche nei dipartimenti capitolini.
Proprio per dare una scossa, sta per partire un'altra iniziativa dal nome suggestivo ma ancora tutta da testare: la costituzione della Comunità degli innovatori del personale. Un gruppo ristretto di manager 2.0 dovrà suonare la sveglia ai colleghi formandoli su open data e servizi digitali.
 
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