Ultimi a dire addio l'assessore al Commercio Adriano Meloni (10 maggio 2018), reo, non ufficialmente, di aver ribattezzato 'Codicinè, riferendosi alla nota famiglia di ambulanti romani 'Tredicinè, il presidente della commissione Commercio Andrea Coia per la gestione della Festa della Befana a piazza Navona, e quello alle Partecipate Alessandro Gennaro (22 maggio 2018) per «motivi strettamente personali». Non solo palazzo Senatorio, porte girevoli anche nelle Partecipate. In Atac sono quattro i manager che hanno lasciato la poltrona di via Prenestina. Se quasi scontato sembra l'addio del duo Marco Rettighieri e Armando Brandolese, ai vertici prima della vittoria del Movimento Cinque Stelle, fa scalpore l'uscita del dg Bruno Rota, manager arrivato a Roma sulla scia del successo nel risanamento dell'Azienda di trasporti milanese, che getta la spugna dopo soli quattro mesi parlando di un'azienda «pesantemente compromessa e minata, in ogni possibilità di rilancio organizzativo e industriale», «sommersa dal debito» che necessita di «misure drastiche».
Dopo di lui resta per poco il solo amministratore unico Manuel Fantasia, silurato dopo l'arrivo di un cda con presidente e ad Paolo Simioni.
Amico di Colomban, anche lui trevigiano, andrà avanti sulla strada, già indicata da Rota e sul modello di Livorno, del concordato preventivo in continuità. Girandola degli addi anche per Ama, l'altra grande partecipata di Roma capitale. Dopo l'uscita di Daniele Fortini, ereditato dalla Giunta Marino, alla guida dell'azienda dei rifiuti di Roma arriva Alessandro Solidoro. Durerà solo un mese. Dopo l'addio di Minenna, l'esperto nella gestione di crisi d'impresa e già presidente dei commercialisti di Milano ritiene «venute meno le condizioni per l'incarico affidatogli». A Calderon de La Barca arriva dunque l'amministratore unico Antonella Giglio che dopo soli sei mesi verrà scaricata da Raggi per fare posto all'attuale ad e presidente Lorenzo Bagnacani che arriva nella capitale sulla scia del lavoro con la Giunta Appendino alla guida di Amiat, la municipalizzata per i rifiuti di Torino. Nel frattempo, dopo solo 14 mesi, se ne andrà anche il dg Stefano Bina.
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