Roma, piano anti-buche: via i sanpietrini. Si parte da piazza Venezia e Prati

Roma, piano anti-buche: via i sanpietrini. Si parte da piazza Venezia e Prati
di Simone Canettieri e Fabio Rossi
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Giovedì 28 Giugno 2018, 07:42 - Ultimo aggiornamento: 07:54
I costi, eccessivi. E poi la pericolosità. Per questi due motivi Virginia Raggi ha intenzione di cambiare le strade principali della Capitale, partendo dalle fondamenta: via i sanpietrini dalle arterie ad alto scorrimento, per piazzarli nelle isole pedonali. Un progetto non inedito, che però si è sempre fermato. Questa volta sembra il Campidoglio sembra intenzionato a fare sul serio. La sindaca ha scritto ai vertici delle soprintendenze comunali e statali «per mettere tutti intorno» a un tavolo e partire così con quella che potrebbe essere una rivoluzione.

L'ANNUNCIO
Il colpo grosso riguarda piazza Venezia, uno dei simboli della Capitale. La grillina vuole arrivare a togliere anche qui i sanpietrini. Le altre zone già segnate con il pennarello dal Simu (il braccio tecnico operativo dell'assessorato ai Lavori pubblici) sono via Crescenzio a Prati, via IV novembre e via Nazionale, per rimanere in centro: sull'asse realizzato a fine 800 per collegare la stazione Termini con via del Corso si attende la completa ristrutturazione dal 2007, con parziale sostituzione dei sampietrini con l'asfalto nelle corsie preferenziali dedicate al trasporto pubblico. Adesso, dopo tanti progetti presentati in pompa magna e poi rimessi nel cassetto dalle precedenti amministrazioni, Palazzo Senatorio punta al bersaglio grosso: ottenere il via libera per cambiare completamente il fondo della strada, con l'arrivo dell'asfalto.

I PROGETTI
Un intervento simile è atteso anche in viale Somalia, tra l'incrocio con viale Libia e l'intersezione con la Salaria. Ovviamente non tutte le aree sono uguali. Ecco perché è partita la convocazione del tavolo. Lo scorso 7 giugno, durante un incontro con il sindaco di Milano nell'inevitabile gioco dei paragoni, Raggi lancio un amo. «I sanpietrini? Hanno costi importanti. Noi dovremmo chiederci, e chiedere alle soprintendenze, se vale la pena tenerli anche nelle arterie trafficate o se invece limitarli all'area del centro storico dove hanno impatto e costo manutentivo minore. Sono comunque un parte integrante di Roma».

LO SPOSTAMENTO
Ecco perché già a partire da metà luglio il Campidoglio punta a piazzarli nella porzione di isola pedonale che si nascerà in via del Corso. Altra strada che nel prossimo futuro potrebbe fare il percorso inverso, dall'asfalto al selciato, è via delle Mercede, da Sant'Andrea delle Fratte a piazza San Silvestro. Per il resto la strategia del Comune, una volta ottenuto il via libera alla rimozione dei serci, è quella di procedere dai tratti di strada che sono già cantieri aperti per la manutenzione. Solo che al posto che al posto dell'«elemento lapideo di leucitite, a tronco di piramide a base quadrata», come la chiama la Treccani, arriverà l'asfalto. Magari non magico, basta che sia resistente.
 
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