Bilancio, presentati 35 mila emendamenti: la contromanovra del centrodestra

Bilancio, presentati 35 mila emendamenti: la contromanovra del centrodestra
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Giovedì 17 Luglio 2014, 17:08
Pi di 35mila tra emendamenti e ordini del giorno. il numero di documenti presentato dall'opposione di centrodestra per correggere il bilancio 2014.

A presentare questa mattina le proposte Sveva Belviso, Gianni Alemanno, Marco Pomarici (Ncd), Fabrizio Ghera (FdI), Giovanni Quarzo (FI), Dario Rossin (FI), Giordano Tredicine (Pdl), Davide Bordoni (FI) e Ignazio Cozzoli (Anp).



«A differenza di quanto fatto dal centrosinistra durante la mia amministrazione - ha detto Alemanno - non si tratta di un atteggiamento ostruzionistico ma della naturale reazione a una manovra fortemente penalizzante per tutti i cittadini, in particolare per le fasce più deboli della città. Il documento che abbiamo ricevuto evidenzia non solo dati numerici allarmanti, ma, cosa che ci preoccupa ancor di più, l'assoluta mancanza di una visione di sviluppo della città».



Per l'opposizione il risultato è: più tasse per quasi 300 milioni, investimenti realisticamente pari a zero, tagli alla spesa per quasi 260 milioni e somme inserite in bilancio ma «non impegnabili» per oltre 250 milioni. «Quindi parliamo di una reale contrazione della spesa corrente per i servizi, alla data di approvazione di Bilancio, di oltre 510 milioni, che, se sommati ai 529 milioni di spesa vincolata straordinaria del 2013 concessa dal Salva Roma superano il miliardo di euro», ha aggiunto Alemanno. Tagli che per il centrodestra capitolino «andranno a colpire per 15 milioni sulla centrale acquisti; per 380 milioni sui dipartimenti; per 40 milioni sul personale; per 65 milioni sui Municipi» che garantisce «una opposizione dura e senza sconti».



Motivo per cui i consiglieri capitolini hanno «proposto all'Amministrazione alcune sostanziali modifiche sul bilancio che darebbero un minimo di garanzia ai cittadini e una prospettiva di sviluppo alla città». Sulla diminuzione della tassazione: innalzamento soglia esenzione Tari dagli attuali 6.500 euro a 10.000 euro; Innalzamento detrazioni Tari: da 110 euro a 160 euro per la prima fascia con rendita fino a 450 euro; da 60 euro a 90 euro per la seconda fascia con rendita tra 451 euro e 650 euro; da 30 euro a 40 euro per la terza fascia con rendita oltre 651 euro; Esenzione Imu per immobili occupati abusivamente; ritiro delibera di modifica delle tariffe sulla sota a pagamento; ritiro della delibera di modifica della tariffazione per i servizi a domanda individuale; diminuzione della tariffazione Ztl; riduzione degli incrementi previsti per la tassa di soggiorno; applicazione dell'aliquota Imu «prima casa» per i genitori che danno in uso la loro seconda casa a un figlio ovvero al parente o affine entro il secondo grado, purchè per questo ne rappresenti l'abitazione principale; applicazione del quoziente familiare a tutte le tariffe relative ai servizi a domanda individuale.



Sulle nuove entrate o risparmio di spesa: raddoppio della richiesta di indennizzo per gli extra costi di Roma Capitale da parte del Governo dai 110 ai 250 Milioni annui, riduzione del 30% dei compensi accessori e «ad obiettivo» dei dirigenti del Comune e delle partecipate, nuovo bando per la vendita di spazi cimiteriali inutilizzati del Verano; ripresa della vendita degli alloggi Erp agli inquilini e velocizzazione del condono. Per quanto riguarda la spesa: aumentare il budget della spesa sociale (minimo 400 milioni tra dipartimenti e municipi, tra fondi liberi e fondi vincolati), ripristino stanziamenti per la scuola materna, il trasporto e la refezione scolastica. Stanziamento di almeno 10 milioni da destinare alle assunzioni dei vincitori di concorso con il progressivo scorrimento delle graduatorie, ripristino degli stanziamenti per la manutenzione ordinaria della viabilità principale e secondaria e delle caditoie stradali secondo la spesa storica degli anni precedenti, ripristino degli stanziamenti per la Protezione civile comunale secondo la spesa storica degli anni 2010 - 2011 - 2012.



Ripristino somme destinate agli straordinari dei vigili urbani e ripristino vigilanza campi nomadi. Estensione della possibilità di accedere, come nel settore sociale, al credito«pro-soluto» per i pagamenti dei fornitori degli altri dipartimenti e delle partecipate. Attivarsi presso il Governo affinché gli investimenti per ristrutturazione, riqualificazione energetica e manutenzione straordinaria degli edifici destinati a scuole e servizi sociali siano esclusi dal patto di stabilità, anche in ragione delle deroghe previste per lo status di Roma Capitale. Richiedere al Governo, nell'ambito delle deroghe al patto di stabilità per Roma Capitale, di poter accedere a un prestito straordinario da parte della Cassa depositi e prestiti, di almeno 1 miliardo di euro, da destinare alla conclusione delle opere pubbliche già iniziate e l'apertura di nuovi cantieri per opere strategiche della città, anche finalizzate alla manutenzione stradale straordinaria ed alla prevenzione dei disastri idrogeologici, al decoro urbano.



Destinare il 25% degli incassi sul contributo di soggiorno, alla creazione di un fondo di garanzia, gestito dalle banche tesoriere, capace di produrre crediti agevolati, garantiti dal Fondo, per circa 200 milioni, da destinare alla riqualificazione energetica degli alberghi (dalle tre stelle in poi) e delle strutture recettive della Capitale. Proposte anche sulle società partecipate: su Atac «uscire definitivamente da questa fase di inerzia che produce solo danni per la città. Il sindaco produca nero su bianco una sua visione strategico/operativa sulla mobilità cittadina e sulla funzionalità dell'Azienda. Individui velocemente azioni, date ed effetti».



Per Ama «è necessario produrre un documento definitivo che programmi, con tempi certi, obiettivi, azioni e costi, le strategie per far tornare Roma ad un livello di normalità». «Se il sindaco vorrà accogliere le nostre istanze, o quantomeno prenderne in considerazione pubblicamente una parte rilevante - hanno garantito i consiglieri - saremo pronti anche a ritirare gli oltre 30mila tra emendamenti ed ordini del giorno, che vorranno significare il desiderio di questa città di essere ascoltata». «Se il sindaco accetterà le nostre proposte sulla diminuzione della tassazione, sulle nuove entrate, sulla spesa e sulle società partecipate - ha spiegato il capogruppo del Nuovo centrodestra, Sveva Belviso - siamo disposti a ritirare in blocco tutti gli ordini del giorno e gli emendamenti in un'ottica di miglioramento della città. Il nostro obiettivo non è affossare Marino più di quanto non sta già facendo da solo ma collaborare per il bene della città.



Altrimenti la nostra opposizione sarà feroce e senza sconti per nessuno». Per Ghera «dopo questo primo anno è evidente il fallimento totale dell'amministrazione firmata Marino».
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