Roma, scaduto l'accordo tra il Comune e Anac. Raggi dimentica di rinnovarlo e corre ai ripari: presto rimediamo

Roma, scaduto l'accordo tra il Comune e Anac. Raggi dimentica di rinnovarlo e corre ai ripari: presto rimediamo
di Simone Canettieri
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Mercoledì 19 Ottobre 2016, 13:02 - Ultimo aggiornamento: 19:28

Scaduto da tre mesi e senza alcuna richiesta di rinnovo all'orizzonte. Il Campidoglio a Cinque Stelle di Virginia Raggi si è dimenticato di attivare "il protocollo di vigilanza collaborativa" con l'Autorità Anticorruzione di Raffaele Cantone. Un atto fondamentale per il Comune di Roma, soprattutto dopo l'inchiesta Mafia Capitale che ha terremotato Palazzo Senatorio e risultato molto operativo anche durante i lavori per il Giubileo straordinario. 

Dopo il caso sollevato dal Messaggero la sindaca ha fatto sapere che «il protocollo sarà presto rinnovato e che saranno dati più poteri alla vigilanza».

Il protocollo venne firmato dal sindaco Ignazio Marino il 29 luglio del 2015 e, come si legge nell'articolo 7 del documento «ha durato di un anno ed è rinnovabile». La collaborazione tra l'Anticorruzione e il Campidoglio è servita a controllare tutti gli appalti, le gare pubbliche, i contenziosi. Sempre come si legge dal protocollo (ormai scaduto) la prima modalità prevedeva che gli atti più importanti del Comune fossero trasmessi all'Anac prima della loro formale adozione. Cosa che non sta più avvenendo. Anche se l'Anac non ha mancato di bacchettare il Campidoglio soprattutto sulle nome dello staff della Raggi. Che a a quattro mesi dall'insediamento non ha ancora attivato il protocollo.

 

 

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