Gli ingredienti della Dolce Vita c’erano tutti. Damerini in doppio petto, flapper e bustini, baffi a manubrio, lucide nappe, bretelle e abiti brillanti. Eleganti ragazze in abiti da sera, con tacchi mozzafiato, che sembravano uscite da un film di Fellini. E poi una scintillante Cadillac Deville del 1963. E naturalmente Rino Barillari, il King dei Paparazzi, pronto a immortalare la scena. Una sfilata a sorpresa, per via Veneto, andata in scena sabato. Mezzanotte passata, il traffico che si ferma, i motociclisti inchiodano, alcuni applaudono le modelle, qualcuno sugli autobus che passano sgrana gli occhi di fronte a quello show. Un tuffo nel passato, la macchina del tempo per alcuni minuti sembra aver proiettato quel gruppo in una istantanea d'epoca.
Protagonisti di questo viaggio, sono alcune delle performer del Caput Mundi International Burlesque award, che ha chiuso ieri i battenti e ha visto sbarcare nella capitale 20 artisti e artiste da tutto il mondo.
Il bilancio. Circa duecento le iscrizioni arrivate alla terza edizione del Caput Mundi International Burlesque Award, ma alla fine solo in dieci sono arrivate a sfidarsi per conquistare il titolo di reginetta del Burlesque italiano 2015. Millecinquecento persone per tre giorni di spettacolo e cultura retrò. Si è combattuto per un titolo, quello di Papessa del Burlesque, vinto per una manciata di voti dall’australiana 22enne Tina Joy, sulla italiana Jolie Tease (giunta seconda anche lo scorso anno).
«Il Caput Mundi International Burlesque Award è ormai un piccolo pezzo di storia moderna romana, che guarda con amore al passato, per riviverlo nel presente», sottolinea la direttrice artistica Albadoro Gala racconta il sogno di una manifestazione lunga tre giorni e condita, oltre che da costumi d’epoca, da Harley Davidson e macchine d'epoca offerte dai gruppi di amatori Free Bikers e American Cars Club of Rome, passando per banchetti di manufatti e oggettistica a tema, red carpet e paparazzi, fiumi di bollicine e tanto avanspettacolo.