Roma, un pitone nel giardino: ma era una biscia. L’esperto: «Non è velenosa, ma non completamente innocua»

La donna che ha avvistato il rettile era insieme ai suoi due bimbi. Nelle vicinanze dell’abitazione una piscina in stato di abbandono. Nessuna cattura, si è allontanato spontaneamente

Nell'immagine una natrice dal collare
di Alessia Perreca
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Martedì 30 Maggio 2023, 21:52 - Ultimo aggiornamento: 1 Giugno, 17:05

Attimi di panico e grande terrore ieri mattina nel giardino di una abitazione in via Vallombrosa, nella Capitale, per la presenza di un serpente. «Pensavamo fosse un pitone», racconta al Messaggero Fausto Magi, papà del trapper Gabriele. All’interno della casa dove è stato avvistato il rettile c’erano la compagna ( di Gabriele Magi, ndr)  con un bambino di un anno, una bimba di sei ed un gattino. «Mia nuora era spaventata», prosegue ancora Fausto Magi. «Mio figlio non era in casa ed era sola con i figli. Abbiamo provato a contattare tutte le forze competenti, ma nessuno - ribadisco - nessuno ci ha risposto». 

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Nei pressi dell’abitazione c’è un parco, ma è difficile che il rettile si sia spinto fino al giardino. «No, dal parco non possono arrivare», spiega ancora Fausto Magi. «Quello mi ha "sorpreso in questa vicenda - sottolinea - è stato il dover trascorrere tantissime ore al telefono per chiedere aiuto e far intervenire qualcuno». «Abbiamo telefonato a tutti - ripete ancora Magi - ma nessuno ci ha saputo aiutare.

Siamo arrivati a metterci in contatto con Roma Capitale (060606 ,ndr) e ci hanno fornito il contatto dell’esperto zoofilo, Andrea Lunerti che ci ha subito tranquillizzati: si trattava di una biscia d’acqua». «Il problema - conclude Magi - è che abbiamo passato parecchio tempo per trovare una soluzione. Siamo in balia di centralini che non dialogano tra di loro».

IL RETTILE

L’esemplare, una natrix - natrix, comunemente conosciuta come natrice dal collare, era molto grande e quasi due metri di lunghezza. Nel giardino dell’abitazione c’è una rete che divide con un’altra area verde ed una piscina abbandonati. Con ogni probabilità, il rettile potrebbe esser arrivato da lì e si sarebbe successivamente allontanato, dal giardino, spontaneamente.

«Quando ci troviamo di fronte a barriere umane non custodite - come ad esempio le piscine - si incentiva la presenza di alcuni animali che possono giustamente scatenare il panico», ha commentato al Messaggero l’esperto zoofilo, Andrea Lunerti.  «La natrice dal collare - ha aggiunto Lunerti - è un serpente non velenoso, ma non completamente innocuo. È un animale molto comune dove ci sono i corsi d’acqua naturali, ma anche artificiali. Quando viene rinvenuto vicino ad una casa dobbiamo comprendere se ci sono state delle abbondanti piogge che hanno fatto tracimare i corsi d’acqua nelle vicinanze e hanno indotto la dispersione di questi rettili oppure se esistono specchi d’acqua a noi sconosciuti che possono essere rappresentati da piscine in stato di abbandono». «Spesso - precisa l’esperto - si possono facilmente confondere con la vipera “Francisciredi”, ma guardandoli bene notiamo delle differenze, come ad esempio la testa triangolare. Proprio per questo motivo il rettile viene erroneamente ucciso perché rappresenta la maggior provocazione dell’allarme vipera». «Possono - ha concluso Andrea Lunerti - superare fortemente anche il metro di lunghezza. Sono grandi perché catturano e si nutrono di rospi».

Il video: https://www.youtube.com/shorts/Ro5Zz6A82mM

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