Metro A Roma, slitta il progetto da Battistini a Monte Mario: il Comune vuole la proroga

Ritardi nell’affidamento del piano per prolungare i binari a Roma Nord

Metro A Roma, slitta il progetto da Battistini a Monte Mario: il Comune vuole la proroga
di Francesco Pacifico
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Sabato 4 Marzo 2023, 08:36

Il termine ultimo scade lunedì: entro quella data il Comune deve affidare la progettazione del futuro tratto della Metro A tra Battistini e Monte Mario. Altrimenti si perderanno i 5,6 milioni di euro stanziati dal ministero dei Trasporti nel 2021 all'allora giunta Raggi. E visti i tempi strettissimi, Palazzo Senatorio avrebbe già inviato al dicastero di Porta Pia una richiesta per ottenere una proroga ed evitare di perdere il finanziamento. A denunciare la vicenda è il consigliere comunale di Azione, Francesco Carpano: «C'è tempo fino a lunedì, ma dopo 15 mesi di mandato della giunta Gualtieri, Roma non ha ancora una società alla quale affidare la progettazione del fondamentale prolungamento della Metro A fino a Monte Mario. Considerando che il traffico è il vero male di Roma, credo che la cosa sia molto grave». Per concludere: «Se non sarà accolta la proroga che è stata chiesta dal Comune al ministro Matteo Salvini, noi perderemmo i 5,6 milioni di euro già stanziati per fare il progetto».

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L'ITER
Alla fine del 2021 l'allora assessore ai Trasporti, Pietro Calabrese, annunciò che il ministero dei Trasporti aveva stanziato 5,6 milioni di euro per gli oneri necessari alla progettazione dell'intervento. Ma da allora non è mai stato fatto un passo avanti: cioè l'affidamento a una società di engineering per delineare l'opera. Anche perché questo prolungamento è molto importante per collegare la parte Nord di Roma con il resto della città. Il progetto, infatti, si articola in due direzioni. In primo luogo il nuovo tratto di circa 5 chilometri, e per un valore complessivo di 900 milioni di euro, che attraverso quattro nuove stazioni avrebbe visto i binari della A raggiungere Bembo, Valle dei Fontanili, Millesimo per poi giungere a Monte Mario, dove - stando a quello che prevede il Pums - dovrebbe essere realizzato anche un nodo di scambio con la ferrovia FL3, quella che porta a Viterbo. L'attuale giunta, sviluppando un'idea in embrione già durante l'era Raggi, ha poi guardato a un ulteriore intervento. Infatti dalla futura stazione Bembo dovrebbe essere sviluppato uno snodo di scambio per portare i binari della linea A fino al Grande raccordo anulare, precisamente a via dell'Acquafredda. Quella che è stata ribattezza MetroA2 infatti dovrebbe comprendere anche le fermate di Torrevecchia e Montespaccato.

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Come detto, è passato un anno e mezzo da quando sono stati sbloccati i fondi, ma la progettazione per l'opera non è stata ancora affidata. Per completezza di cronaca, va ricordato che l'attuale amministrazione sul fronte dei trasporti ha avuto non poco da fare: ha dovuto far partire le manutenzioni sulle linee della Metro cittadine, che non venivano effettuate da almeno 20 anni, ha dovuto accelerare sulla progettazione delle tramvie, concludere l'iter del concordato preventivo anche con l'iniezione di fondi propri per concludere l'operazione. Ma a rendere ancora più complicate le cose ci si è messo anche il salvataggio di Roma Metropolitane, la società di progettazione del Campidoglio. Proprio a questo soggetto si voleva affidare la progettazione della Metro A. Spiega al riguardo Carpano: «Il Comune ha due società che possono fare i progetti - Roma Metropolitane e Roma servizi per la mobilità - ma la prima è ancora in liquidazione e per questo non può avere altri affidamenti, mentre alla seconda è stato cambiato lo statuto solo da poche settimane e non è ancora pronta».
 

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