Roma, si rompe il bus e l'autista viene preso a calci e pugni: lo salva un uomo armato

Roma, si rompe il bus e l'autista viene preso a calci e pugni: lo salva un uomo armato
di Marco De Risi
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Sabato 18 Giugno 2016, 08:53 - Ultimo aggiornamento: 20:03


Un misterioso giustiziere impugnando una pistola ha posto fine ad un'aggressione, in zona Romanina, all'interno di un bus della linea Atac, contro il conducente. Il pistolero ha puntato l'arma alla testa del violento mettendolo in fuga, poi si è rimesso l'arma nella cintura e, senza chiamare le forze dell'ordine, si è dileguato. Il caso di giustizia fai da te s'è verificato giovedì mattina, verso mezzogiorno, su un tratto di via Emanuele Carnevale, poco distante dalla diramazione Roma Est dell'A1, in un autobus della linea 20 con il motore guasto. L'autista, 35 anni, stava cercando di fare ripartire il mezzo senza riuscirci. A quel punto, un passeggero, un uomo di colore, ha protestato contro il conducente. «Forza fai ripartire l'autobus», ha gridato l'esagitato al dipendente Atac. Poi, gli ha sferrato un pugno al volto. L'aggressore è sceso dall'autobus, ha spaccato una bottiglia di vetro, trasformandola in una pericolosa arma affilata e stava risalendo sul veicolo. E' stato a questo punto che è intervenuto un automobilista: l'uomo, completamente tatuato, non ha detto una parola. E' sceso dalla macchina: ha estratto una pistola semiautomatica e l'ha puntata alla tempia del passeggero violento che in pochi secondi ha lasciato cadere il coccio di vetro dalle mani ed è fuggito. L'uomo armato, finita la sua spedizione, è ripartito come se nulla fosse alla guida della sua auto.
 
LE INDAGINI
I passeggeri e l'autista hanno richiesto l'intervento della polizia. In pochi minuti sul posto è accorso un equipaggio che ha ascoltato la versione dei testimoni. Nessun dubbio della presenza del giustiziere. Intanto, un'ambulanza ha trasportato l'autista al policlinico Casilino dove è stato refertato con diversi giorni di prognosi a causa delle percosse. Gli investigatori ora stanno indagando per trovare l'individuo armato che anche se è intervenuto per salvare l'autista, ha avuto una condotta illegale. Per questo la polizia ipotizza che possa trattarsi di un malvivente armato di una pistola clandestina. Questo spiegherebbe il perché, dopo essere intervenuto, non ha chiamato i soccorsi ed è fuggito. Le descrizione dei testimoni sono concorde: l'uomo armato è pieno di vistosi tatuaggi che gli coprono le braccia, le mani e anche il collo. Dovrebbe avere usato una pistola semiautomatica. E' fuggito al volante di una berlina grigia. Sono scattati diversi posti di blocco per rintracciare il ricercato ma, almeno per ora, è riuscito a fare perdere le tracce. Così come si è eclissato l'aggressore del conducente Atac. Alla Romanina, così come hanno messo in evidenza numerose inchieste degli anni passati, c'è la presenza della criminalità di spessore. Il comportamento avuto dall'automobilista fa pensare agli investigatori che non è escluso che l'uomo possa stare fra le fila della malavita di zona.