Buono e caro. Anzi carissimo. E’ il prosciutto più costoso del mondo, ma non è italiano: di terra spagnola è andaluso e si chiama Dehesa Maladua. Il prezzo? Di tutto rispetto: 4.100 euro. A coscia. Ne esistono solo 80 pezzi prodotti all’anno da un maestro della norcineria d’autore a livello planetario come l’allevatore Eduardo Donato, dal cognome italico ma dall’anima fortemente ispanica, che dalla natia Catalogna si è stabilito a Cortegana nel cuore dell’Andalusia dove si trovano pascoli a perdita d’occhio. Il suo gioiello tutto, ma proprio tutto da gustare fetta dopo fetta, ha appena vinto una specie di Oscar del settore con l’investitura ufficiale in Germania al Biofach di Norimberga, la principale fiera europea del biologico. Soffiando il primato a un jamon sempre iberico da suini neri allevati in Extremadura.
La razza suina da cui si ricava questa (carissima) prelibatezza appena arrivata sul podio è unica al mondo. Si tratta di un maiale pezzato il manchado de Jabugo, che una ventina di anni fa era stato dichiarato in via d’estinzione perché non avendo lo zoccolo nero, da cui deriva il nome “pata negra” simbolo del prosciutto spagnolo per eccellenza, rischiava di venir abbandonato perché ritenuto (a torto) non troppo commerciabile per questioni d’immagine e di marketing. Fu proprio Donato (che a dispetto del bel cognome invece di donare i suoi prodotti, li vende, giustamente, e a prezzi salati) a salvarlo da un sicuro oblio. Riuscendo a tenerne un centinaio che pascolano liberi tra sfilate di querce, nutriti senza nessuna sostanza chimica ma con erba, radici e ghiande che devono essere con precisione tra i 6 e i 7 chili al giorno.Il prosciutto più caro del mondo? E' andaluso e costa oltre 4 mila euro

di Luisa Mosello
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Venerdì 11 Marzo 2016, 19:36
- Ultimo aggiornamento: 25 Gennaio, 15:26
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