La grande rabbia monta ovviamente quando si parla del finale. Un fischio contro a 30” dalla fine, sul +2 e palla in mano: nelle statistiche della Lega pallacanestro risulta un fallo ad Adegboye in attacco, qualcuno dice chec’è stata infrazione di 5” sulla rimessa. «Poco cambia – dice Cattani – perché non si può fischiare così. Magari avremmo perso lo stesso, ma io me la voglio giocare fino in fondo con le mie forze. Invece non è stato così. C’è stata una presa in giro per la città, per la squadra e per una società che si è sobbarcata 3 giorni di trasferta molto impegnativa. Così non si può andare avanti, mi farò sentire perché è inaccettabile quello che sta succedendo. E poi continuano a multare noi? Quello di Agrigento è stato uno spettacolo inguardabile. Mi hanno rovinato la serata». Una sconfitta che rischia di pesare tantissimo nell’economia della stagione reatina: la Zeus precipita dal terzo al nono posto nella classifica avulsa che la vede a pari punti con altre 5 squadre. Ciò che più pesa, però, è il rischio di veder sfumare la Final eight di Coppa Italia che, con una vittoria, sarebbe stata praticamente certa. Tutto ora è rimandato a domenica prossima, quando a Rieti arriverà Treviglio per l’ultima di andata.
IL COACH ROSSI
“È stata una bella partita, tirata fino all’ultimo e cha abbiamo giocato bene. Siamo stati attenti in tutti i momenti del gioco tranne un fondamentale dove oltre alla nostra mancanza di precisione va sottolineata la prestazione di Cannon nei punti da seconda opportunità. Faccio ovviamente i complimenti alla squadra che è riuscita a contenere Agrigento a 70 punti e ha giocato con grande personalità e criterio in un campo difficile. Dobbiamo trarre da questa partita ciò che è positivo e guardare avanti. Al di là del risultato non dobbiamo abbatterci perché i segnali dalla squadra sono positivi e di netta crescita”.
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