Rieti, volo a vela protagonista tra
la candidatura mondiale 2022
e il centro tecnico federale

Il commissario straordinario dell'Aero Club d'Italia Pierluigi Matera col direttore di gara Aldo Cernezzi e, a sinistra, il presidente dell'Aero Club Rieti Enrico Bagnoli
di Giacomo Cavoli
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Giovedì 2 Agosto 2018, 08:30 - Ultimo aggiornamento: 08:31

RIETI - Neanche il tempo di dare il via alla prima giornata di competizioni della Coppa Internazionale del Mediterraneo che Rieti, di buon mattino, il primo giorno di agosto si sveglia di nuovo carica di speranza, scoprendosi pronta per poter finalmente tornare a sognare i grandi palcoscenici nazionali e mondiali del volo a vela.
 

VOLO A VELA AL CENTRO DELL'AECI
 

A dare la carica al volovelismo reatino e ai quaranta partecipanti della Coppa "Mantelli - Muzi", ieri mattina, all'aeroporto Ciuffelli è stato il saluto del commissario straordinario dell'Aero Club d'Italia Pierluigi Matera, avvocato, docente di diritto privato apprezzato soprattutto per la competenza nell'ambito del diritto sportivo, chiamato alla guida dell'ente nel febbraio scorso per scongiurare fin da subito il blocco delle attività sportive che avrebbe rischiato di colpire le discipline sotto egida dell'Aeci e tracciare, nel corso del suo incarico, la nuova rotta normativa e gestionale dell'ente per traghettarlo, nei prossimi tempi, verso la regolare elezione del nuovo, futuro presidente. L'ultima volta di un presidente dell'Aero Club d'Italia al Ciuffelli fu nel 2012, in occasione delle premiazioni della Coppa Internazionale, con l'arrivo di Giuseppe Leoni, senatore in quota leghista, poi sostituito dalla nomina straordinaria di Matera.
 

Uomo di diritto, Matera parla come un manager («Lo sport, all'interno dell'Aero Club d'Italia, è il nostro core business. Noi ce la stiamo mettendo tutta per aiutare l'Aeci, ci aspettiamo anche il vostro aiuto») e il suo inglese fluente con marcato accento british stupisce i tanti piloti stranieri che a Rieti non mancano mai. E alla già netta sterzata gestionale impressa in questi mesi da Matera agli uffici dell'Aero Club d'Italia, si è aggiunto anche l'invito del commissario straordinario, rivolto ai due Aero Club reatini, per l'invio di un video promozionale che sintetizzi la forza, la bellezza e l'esclusività del volare a Rieti, vedendolo così caricato direttamente sul sito dell'Aeci.
 

LA CANDITATURA AL MONDIALE 2022
 

Non soltanto il saluto ai piloti della Cim ma, per il commissario straordinario, anche l'incontro con l'Aero Club Rieti e l'Aero Club Centrale, tutti riuniti in una tavola rotonda che, fra l'Aero Club d'Italia e le realtà volovelistiche reatine, non si ricordava da anni mentre, nel frattempo, la giornata di gara veniva coordinata dal vice presidente dell'Aero Club Rieti, Sergio De Marco. Ad affiancare Matera a Rieti, il direttore generale dell'Aeci Giuseppe D'accolti, insieme al delegato provinciale del Coni Luciano Pistolesi, i presidenti dell'Aero Club Rieti, Enrico Bagnoli e del Centrale, Raffaello Bortolazzi con il vice Luigi Aldini, oltre a Marco Scarafoni, presidente della Sts, Sezione Tecnica di Specialità di volo a vela.
 

«Rieti ha tutte le carte in regola per poter presentare la candidatura ai prossimi campionati mondiali di volo a vela del 2022». Questo, in sostanza, il pensiero assai diretto espresso da Matera, il quale si è dichiarato pronto a perorare personalmente la causa di Rieti nella prossima conferenza Fai (Federazione Aeronautica Internazionale) in programma a Luxor, in Egitto, oltre ad invitare tutti, ieri mattina, ad unire le forze per lavorare di concerto verso la possibilità di ospitare al Ciuffelli, fra quattro anni, il terzo mondiale di volo a vela della storia reatina, dopo quelli del 1985 e del 2008, oltre alle tre edizioni dei campionati europei disputati nel 1982, 1994 e 2015. Un obiettivo che darebbe nuovo vigore al movimento di via Rosatelli, dopo l'occasione sfumata di Rieti come sede del Mondiale 2020: un sogno che però dovrà essere messo nero su bianco entro fine settembre, termine ultimo per la presentazione della candidatura di Rieti alla Fai.
 

RIETI CENTRO FEDERALE DI VOLO A VELA
 

Al centro dell'incontro con le realtà operanti al Ciuffelli, una delle opportunità ancora da studiare e mettere in pista, secondo la visione di Matera per Rieti, ha inconsapevolmente evocato anche uno dei più accesi sogni - forse il più grande, rimasto irrealizzato - di Leonardo Brigliadori, quello di fare dell'aeroporto un centro federale di volo a vela. Brigliadori, scomparso nel 2013, oltre che assiduo amante del cielo reatino fu, al Ciuffelli, anche il cavaliere azzurro dell'Italia, vincitore della classe Standard nel Mondiale '85.

Nelle parole di Brigliadori, il centro federale era un centro tecnico sportivo, ma la sostanza non cambiava affatto: sfruttare tutto il ben di Dio del cielo reatino per costruire un'autentica università del volo a vela non solo italiano ma internazionale che, oltre allo sviluppo sportivo, avrebbe garantito anche un gettito economico non indifferente per il Ciuffelli e la città.

Come al solito, l'idea di Brigliadori fu osteggiata o amata alla follia, a seconda delle immancabili amicizie o invidie: ieri mattina, mentre il direttore generale dell'Aero Club d'Italia D'Accolti, generale in pensione dell'Aeronautica Militare, passava in rassegna a memoria tutte le strutture civili del Ciuffelli che furono dell'Aeronautica, il commissario straordinario Matera ha invece toccato con mano quanto la leggenda di Rieti nel mondo sia effettivamente reale.

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