Meteo
L’ultima giornata valida per la Cim è domani. E a giudicare dal confronto con il passato, dal punto di vista meteorologico alla Cim di quest’anno non è andata in maniera più rosea rispetto ad altre precedenti edizioni di maggior successo: una competizione nella norma, con le prime due giornate perse a causa del vento da est e l’obbligatorio giorno di riposo che, dopo quattro voli validi, il direttore di gara Aldo Cernezzi ha dovuto concedere in rispetto del regolamento nazionale. Così, tenendo conto delle previsioni che tra oggi e domani annoverano tristemente Rieti fra le località da bollino rosso, la Cim dovrebbe concludersi, in definitiva, con otto giornate volate sulle undici disponibili.
Ieri, invece, è stato un pomeriggio di autentica passione, sulle piste d’atterraggio del Ciuffelli, quando il grosso degli arrivi si è concentrato nel momento in cui sulla città e nelle zone limitrofe si è abbattuto il più classico degli acquazzoni estivi, che a molti ha complicato non poco l’ultimo passaggio della gara.
Possibili trionfi
Le possibilità di un podio parzialmente italiano si intravedono già nel Gruppo 1 dove, fra i primi tre biposto, dopo lo strapotere dei francesi Bouderlique c’è l’equipaggio misto composto dal campione del mondo Stefano Ghiorzo e dall’italiana con nazionalità svizzera Roberta Passardi, seguiti dal duo guidato da Alberto Sironi, in predicato di aggiudicarsi il campionato italiano della 20 Metri biposto. La campionessa del mondo femminile Katrin Senne, insieme al belga Arnaud De Broqueville è ormai stabilmente quarta da tre giornate, mentre il primo dei solitari in monoposto che lotta come un leone è invece il medico reatino Luca Urbani (nella foto), spesso silenziosamente astuto fino all’ultimo istante e non nuovo a zampate finali che, in questo caso, giocando al fanta-volovelismo e considerata la poca differenza di punteggio con il quarto e terzo posto, potrebbe persino raggiungere il podio.
Nel Gruppo 2 – quello degli autentici cannibali delle termiche – il primo posto di giornata non è sufficiente al vicentino Davide Schiavotto per risalire la china di un podio ormai tutto a trazione straniera, tra il belga campione del mondo Bert Schmelzer, il danese Arne Boye-Møller e l’inglese Peter Harvey. Schiavotto potrebbe così accontentarsi di un comunque gratificante podio nel campionato italiano della 18 Metri, padroneggiato da Re Giorgio Galetto che nel Gruppo 2, preceduto dal connazionale Giancarlo Grinza, quarto, potrebbe rappresentare un’insperata ventata d’azzurro sul podio.
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