Rieti, il pilota Jon Gatfield promuove
i cieli reatini a livello mondiale:
«Dovete assolutamente volare qui»

Jon Gatfield
di Giacomo Cavoli
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Lunedì 6 Agosto 2018, 08:47

RIETI - Da quando, in una sua intervista lunga poco più di tre minuti, realizzata in occasione della finale mondiale dell'ottavo Grand Prix svoltosi in Cile a gennaio, Jon Gatfield spese oltre un minuto per celebrare il cielo di Rieti su precisa domanda della cronista riguardo all'esperienza al Ciuffelli, il britannico proveniente da Calais si è automaticamente trasformato, forse senza nemmeno immaginarlo, nell'uomo-marketing del volo a vela reatino. La sua intervista, fra quelle realizzate ai piloti in gara, in quei giorni divenne così virale da rimbalzare ovunque, sui social network e soprattutto nel passaparola di chi ama e invidia Rieti, finendo persino fra le voci del menù del sito web dell'Aero Club Rieti dove, fra attività del sodalizio e i risultati delle gare, campeggia in bella vista anche il link all'intervista di Gatfield, scelta di carattere eccezionale considerato il compassato concept del sito web del Club.
 

L'OUTSIDER DELLA COPPA INTERNAZIONALE
 

Stile molto più che affabile ma irreprensibilmente british, Gatfield è materiale da viaggio transnazionale e quando fugge dal lavoro senza sosta in qualità di amministratore delegato e amministratore operativo in numerosi settori aziendali per conto del fondo inglese di private equity Cairngorm Capital (oltre ad essere stato plasmato come Advisor dai ruoli assegnategli in Alvarez & Marsal e McKinsey, due fra le più grandi società internazionali di consulenza manageriale), Gatfield si rifugia nei posti più disparati dell'Europa. Per attrarlo è sufficiente che, possibilmente, in quel luogo stia per prendere il via una competizione di volo a vela.
 

«Ho iniziato a volare nel 1987, per coincidenza grazie ad un amico - racconta - Un volo insieme  a lui e mi innamorai subito del volo a vela. Rieti è un posto meraviglioso e solitamente - scherza Gatfield - la meteo è fantastica, non certo come quest'anno che appare difficile da interpretare».
 

Sulla carta 31 anni di volo, in realtà un po' meno dopo un periodo di stop, Gatfield è approdato alla Coppa del Mediterraneo cinque anni fa iniziando, non appena ne aveva occasione, ad intrufolarsi subito nei piani alti delle classifiche di giornata, arrivando quarto lo scorso anno e di nuovo un gradino fuori dal podio anche alla successiva, sua prima Coppa Città di Rieti: «E' difficile volare contro Giorgio (Galetto, ndr) - chiude Gatfiled, come al solito, ridendo - Lui arriva sempre primo».
 

PROMOZIONE A COSTO ZERO
 

Senza farlo apposta, prima di realizzare l'intervista in Cile Gatfield ha persino sfoderato un articolo sulle condizioni da urlo (positive per chi era in volo, un po' meno felici per coloro che restavano a terra) dell'estate 2017 a Rieti dal titolo eloquente («Un volo incredibilmente ottimo - Jon Gatfield vi rivela perché dovreste assolutamente volare a Rieti»), pubblicato dall'unica rivista inglese di volo a vela e diffusa in tutto il mondo, "Sailplane & Gliding", sorta di copia speculare di "Volo a vela", unica rivista italiana sul tema guidata da Aldo Cernezzi, direttore di gara delle competizioni reatine.

E giusto per rinvigorire l'eco dell'intervista video in Cile, Cernezzi ha pensato bene (anche per pietà dei meno anglofoni) di tradurre i passi salienti dell'articolo su uno degli ultimi numeri della rivista.


Insomma, nell'attesa che qualcuno in città di accorga del Ciuffelli, nel frattempo è cura dei piloti esteri avviare proficue campagne marketing a costo zero.  

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