Violenza sessuale sulla figlia quattordicenne della compagna, artigiano reatino in carcere

Violenza sessuale sulla figlia quattordicenne della compagna, artigiano reatino in carcere
di Renato Retini
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Domenica 27 Novembre 2022, 00:10

RIETI - Avrebbe avuto rapporti sessuali con la figlia della convivente, una ragazzina minorenne di soli 14 anni. L’uomo, un 55enne di Santa Rufina, è stato arrestato in applicazione di un’esecuzione di ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Gip del tribunale di Rieti su richiesta del pubblico ministero, al termine di una serrata e delicata attività di indagine. Sul 55enne, libero professionista nel settore edile, l’autorità giudiziaria reatina configura la pesante ipotesi di reato di abusi e violenza sessuale aggravata. 

Inchiesta in corso. Una vicenda ancora in piena fase investigativa e di accertamento rispetto alla quale procedono ora i carabinieri ma che, ritenendo fondati gli elementi di colpevolezza, ha poi portato all’arresto dell’uomo che si trova ora ristretto nella casa circondariale di Vazia in attesa dell’interrogatorio di garanzia che probabilmente verrà effettuato tra domani e mercoledì.

Da quanto emerso, l’uomo da tempo, intrattenendo una relazione di convivenza con una donna del posto, madre di due figli nati da una precedente relazione, divideva la casa e quotidianità anche con la 14enne.

Rapporto malato. Un rapporto che, nel tempo, si sarebbe fatto sempre più prossimo e intimo e, soprattutto, fuori dal controllo della madre della ragazzina, spesso non presente in casa per questioni lavorative o altri motivi. Così, tra la giovane donna e il compagno della madre, si è pian piano instaurata una sorta di relazione affettiva poi sfociata in atti sessuali veri e propri che si sarebbero protratti anche per un certo lasso di tempo. Proprio sulle modalità e l’arco temporale dello scambio di sessualità con la minorenne si stanno focalizzando gli ulteriori approfondimenti investigativi dei militari dell’Arma. 
Quel rapporto che avrebbe dovuto essere di affettività o di naturale convivenza e condivisione della quotidianità è poi invece degenerato, assumendo connotati di tutt’altra natura e fattezza.

Campanelli d'allarme. Nel tempo, alcuni familiari, avevano percepito - nei comportamenti e negli atteggiamenti della ragazza - dei sensibili cambiamenti e delle sfumature comportamentali rispetto alle sue capacità relazionali e comunicative. La dura conferma, rispetto ai loro sospetti per quel cambiamento anche umorale, è arrivata nella maniera più scontata e naturale: la presa visione del telefono cellulare che utilizzava la 14enne e attraverso il quale comunicava con l’uomo. Una situazione che ha immediatamente creato paura e allarme e che poi ha portato i familiari a denunciare tutto alle forze dell’ordine che, ricevuta la segnalazione, hanno immediatamente attivato le indagini su delega dalla Procura della Repubblica presso il tribunale di Rieti. 

La carcerazione. L’uomo è stato arrestato ipotizzando l’accusa di violenza sessuale aggravata. Una vicenda sulla quale c’è il massimo riserbo da parte della Procura reatina per via della delicatezza dell’inchiesta. Sarà ora fondamentale ricostruire la storia di una relazione malata nata nel silenzio delle mura domestiche e che sarebbe andata avanti se i familiari della giovane non avessero avuto il sentore di quanto stesse accadendo sotto gli occhi di tutti ed in particolare della madre della 14enne.

Sarà poi l’escussione protetta della minorenne, nonché l’acquisizione di sommarie informazioni testimoniali da parte della cerchia familiare a poter determinare e ricostruire con maggiori dettagli i contorni dell’intera vicenda. Il 55enne indagato rimane dunque in attesa dell’interrogatorio di garanzia prima di tutto per la verifica dei presupposti delle esigenze cautelari ed, eventualmente, per sottoporsi alle domande del giudice alla presenza del proprio avvocato difensore.

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