Rieti, le vetrate dell'Inps tappezzate di necrologi ironici: «Sopravvissuto al Covid, caduto valorosamente sotto la potenza di fuoco del governo»

Rieti, le vetrate dell'Inps tappezzate di necrologi ironici: «Sopravvissuto al Covid, caduto valorosamente sotto la potenza di fuoco del governo»
di Marco Ferroni
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Mercoledì 8 Luglio 2020, 08:55 - Ultimo aggiornamento: 08:58

RIETI - Chi solitamente era abituato a "specchiarsi" nelle vetrate dell'Inps, mentre si recava al cinema o per raggiungere la piazza del Comune, questa mattina è rimasto fortemente deluso. E il motivo principale è da ricercare negli innumerevoli necrologi affissi da ignoti nella notte sulle vetrate dell'Istituto previdenziale, che tra il serio e il faceto, ha voluto denunciare le condizioni in cui sono stati ridotti i cittadini italiani dal momento che è stato dichiarato il lockdown, aspettando le iniziative del governo e le conseguenze della tanto decantata "potenza di fuoco" della manovra Conte.
 

 

L'amarezza
Date di nascita fittizie, nomi di fantasia (così come l'orario del funerale), ma motivazioni aderenti al momento: Roberto Esposito "ha pagato sempre le tasse ma loro (lo Stato) non l'hanno ripagato". E ancora: Giulio Ferrari "sopravvissuto al Covid, ma ucciso dal governo". Mentre Andrea Moretti "adesso è ancora più distanziato socialmente". E che dire di Emiliano D'Alessandro "crocefisso in sala mensa" o Rosa Giuliani che "non voleva indebitarsi col Mes"? Non passa inosservata neanche la gentilezza di Mario Leone che "salutava sempre agli sportelli Inps prima del Covid" così come Anna Bellini "forse rescusciterà con gli aiuti statali della fase 7... forse". E poi c'è chi, come Valeria D'Andrea "è morta di fame aspettando novità a fine buffet degli stati generali"  e Carlo Battaglia "caduto valorosamente sotto la potenza di fuoco del governo".

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