Il nuovo vescovo in città entro la fine di gennaio. La benedizione di Pompili: è una botta di vita per la Diocesi

Il nuovo vescovo in città entro la fine di gennaio. La benedizione di Pompili: è una botta di vita per la Diocesi
di Raffaella Di Claudio
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Domenica 20 Novembre 2022, 00:10 - Ultimo aggiornamento: 25 Febbraio, 03:43

RIETI - Il vescovo Vito dovrebbe insediarsi a Rieti dopo Natale. Non ci sono ancora date e nei prossimi giorni si saprà se la cerimonia si svolgerà a Bari, nell’Arcidiocesi di Bari–Bitonto dove è nato e cresciuto spiritualmente o a Rieti, ma non dovrebbero trascorrere più di tre mesi. Nel caso in cui un vescovo non sia già ordinato – salvo situazioni contingenti che possono far slittare la cerimonia – vengono concessi tre mesi di tempo per fare l’ingresso in Diocesi. Facendo un calcolo veloce e chiaramente approssimativo l’arrivo di don Vito in città non dovrebbe avvenire più tardi di metà febbraio.

Nessuna certezza. Anche se non esistono al momento certezze, c’è da credere che potrebbe concretizzarsi già entro la fine di gennaio. Sarà il nuovo vescovo a decidere il giorno e le modalità migliori per dare inizio al suo percorso pastorale. Fino a quando non si terrà la cerimonia di insediamento, la Diocesi continuerà ad essere guidata da monsignor Domenico Pompili che in qualità di amministratore apostolico svolgerà le mansioni vescovili e porterà avanti tutte le iniziative in calendario e il suo compito si concluderà con il passaggio del pastorale che sancirà ufficialmente l’avvio del ministero di don Vito. 

Il ruolo di Pompili. Pompili dopo aver annunciato alla comunità ecclesiastica, alle istituzioni e ai fedeli il nome del suo successore ha fatto rientro a Verona, ma tornerà nel capoluogo la prossima settimana. Sono tante le iniziative, alle quali ha partecipato attivamente fino alla sua nomina veronese, che attendono realizzazione. Sabato 26 novembre presiederà l’inaugurazione della sesta edizione della Valle del primo presepe che si aprirà al teatro Flavio Vespasiano con l’anteprima della rievocazione storica del primo presepe vivente curato dalla Pro loco di Greccio.

E il 29 novembre parteciperà alla giornata di celebrazioni a Fonte Colombo in occasione della ricorrenza della data in cui nel 1223 San Francesco ricevette la Regola definitiva del suo ordine. 

Seguiranno poi le celebrazioni natalizie e monsignor Pompili proseguirà ad amministrare, dividendosi tra Verona e la città, la Diocesi reatina. Però, finalmente, e neanche troppo in là, il clero e i fedeli reatini avranno una nuova guida. Che per Pompili è quella giusta. 

L’augurio. In cattedrale, venerdì, il vescovo Domenico ha annunciato il suo nome con grande felicità, cercando di trasmettere ai fedeli la grandezza del dono che stanno per ricevere. Perché, come ha ribadito ieri a Il Messaggero, di questo si tratta: di un grande dono. «Mi pare si sia capito – sorride il vescovo Domenico – che sono assolutamente convinto che siamo in buone mani. Perché la giovinezza, per un verso, e l’esperienza pregressa, per un altro, del vescovo Vito rappresentano una botta di vita per la diocesi e per tutta la terra reatina». 
Pompili si è detto in costante contatto con il giovane successore ed è in grado di trasferire la profonda emozione provata da don Vito in momento di grande sorpresa e insieme consapevolezza (scritta a chiare lettere nel suo primo saluto) della responsabilità che lo attende nel ricoprire all’età di 45 anni il ministero di vescovo.

«Ma è della sua energia – aggiunge monsignor Pompili – che c’è bisogno per questo sono profondamente fiducioso nel cammino che intraprenderà». 

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