Quattro ultras assaltano stazione di servizio, ora sono accusati di furto aggravato

Quattro ultras assaltano stazione di servizio, ora sono accusati di furto aggravato
di Emanuele Faraone
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Giovedì 30 Dicembre 2021, 00:10 - Ultimo aggiornamento: 21 Febbraio, 17:54

RIETI - Di passaggio a Magliano Sabina avevano fatto sosta nella stazione di servizio lungo l’A1, “Flaminia est”, per fare razzia di prodotti senza pagarne neanche uno. A giudizio - davanti al giudice monocratico del tribunale di Rieti, Carlo Sabatini - un piccolo gruppo di ultras siciliani del Mazara del Vallo, tutti poco più che maggiorenni e responsabili, in concorso, di furto aggravato per fatti risalenti al 2016 e che avevano creato allarme a causa del reiterarsi, nel tempo, di episodi analoghi con l’area di servizio sabina spesso presa di mira da “ladri-tifosi”.

Le testimonianze. In aula il direttore dell’area di ristoro e servizio e un operante della polizia di Stato intervenuto subito dopo la segnalazione dei furti per avviare la fase investigativa dell’indagine che poi portò all’individuazione dei presunti responsabili, chiamati oggi a rispondere al reato contestato.

Una vicenda che risale a circa cinque anni fa quando quattro giovani ultras siciliani – a bordo di un pullman che trasportava un nutrito gruppo di tifosi, tutti isolani - avevano fatto tappa presso l’autogrill sabino “Flaminia est” per una breve sosta trovandosi lì in zona soltanto di passaggio, dovendo dirigersi in direzione Firenze, per assistere alla partita di calcio della propria squadra del cuore impegnata in trasferta contro la “Carrarese Calcio 1908”. 

In quattro alla sbarra. I quattro tifosi – tutti difesi da legali siciliani, tranne uno assistito dall’avvocatessa Romina D’Ascenzi del foro di Rieti - dopo aver fatto ingresso all’interno dell’area di sosta di Magliano Sabina si erano defilati tra corridoi e scaffali e avevano portato via occhiali da sole, varie tipologie di generi alimentari, accessori per telefonia e merce di valore per un importo complessivo di circa 700 euro. Furti che però erano stati filmati e ripresi dalle telecamere di videosorveglianza interne e che avevano successivamente portato il gestore a dare l’allarme e presentare denuncia. In seguito vennero effettuati anche ulteriori riscontri per individuare il volto dei quattro presunti responsabili e il mezzo a bordo del quale viaggiavano, attraverso un controllo incrociato delle riprese video rilevate all’interno dell’attività commerciale e quelle successivamente effettuate dalla Digos della Questura toscana al momento dell’uscita dei tifosi dall’autobus e all’ingresso nello stadio Comunale dei Marmi. 

Le telecamere. Dalle immagini era stato poi possibile individuare i responsabili che una volta denunciati si trovano ora davanti al tribunale di Rieti. La posizione di uno degli indagati è stata istralciata in quanto il ragazzo – tramite il proprio legale – aveva richiesto di potersi avvalere del periodo di messa alla prova, istituto attraverso il quale il processo viene sospeso e, nel periodo di sospensione, il minore viene affidato ai servizi sociali. Decisive le prossime udienze in programma a maggio con ulteriori testi della pubblica accusa.

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