Rieti, tifosi contro le ristrettezze
del Decreto Sicurezza: «Poca
elasticità per bandiere e striscioni?
Tiferemo con voce e sciarpe»

Gli ultras del Rieti in trasferta
di Marco Ferroni
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Domenica 18 Agosto 2019, 09:07
RIETI - «Non ci avrete mai come volete voi, il nostro è un grido di libertà». I tifosi del Rieti disapprovano le ristrettezze del nuovo Decreto Sicurezza in vigore da qualche giorno, che a detta del Commando Ultrà Rieti - il gruppo organizzato che "alimenta" cori e coreografie in occasione delle gare del Fc Rieti, sia in casa, che fuori - contempla poca elasticità «specie verso quello che consideriamo un sano e variopinto modo di sostenere i nostri colori».

In pratica con l'entrata in vigore del nuovo regolamento, ogni striscione, ogni bandiera, ma anche tamburi e megafoni, oltre al materiale necessario per "alzare" una coreografia, va autorizzata preventivamente dalla Questura "pena la denuncia".

Di conseguenza, il Commando Ultrà «annuncia che per la stagione in corso non autorizzerà e conseguentemente non farà entrare nessuno striscione, nessuna bandiera, nessuna coreogragia, né in casa, né in trasferta» ma assicura che «laddove non ci sarà uan bandiera a sventolare, ci sarà una sciarpa, dove non ci sarà il battito di un tamburo ci sarà quello delle mani e dove non ci sarà ua coreografia, ci saranno ancora più forti i nostri cori» recita la nota diramata nella serata di ieri, sabato 17 agosto.
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