Terremoto: Lola salvata
dai soccorritori, ma ora il padrone
non riesce più a trovarla

Lola
di Monia Angelucci
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Domenica 28 Agosto 2016, 11:11 - Ultimo aggiornamento: 20:41
RIETI - Rappresentano una parte di sé e della propria vita. Quella vita che per molti è andata in frantumi sotto i colpi del devastante terremoto. Sono gli animali, vittime anch'essi del sisma, intrappolati sotto i cumuli di macerie e con addosso una storia da raccontare. Alcuni sono stati recuperati e già riconsegnati ai loro proprietari. Altri, rimasti orfani dell'affetto del padrone, sono stati presi in carico dai volontari o adottati dalle tendopoli. E poi ce ne sono ancora altri, strappati alla morte, di cui i proprietari hanno perso poi le tracce. Magari messi al sicuro altrove. E allora li cercano disperati, perché per loro quel cane o gatto è più di un animale da compagnia. E' un appiglio, un'ancora a cui aggrapparsi dopo aver perso tutto, per reggere l'urto del dolore sferrato dal sisma. Questo rappresenta Lola, una cagnolina meticcia di piccola taglia, dal pelo nero e le zampette marroni, messa in salvo dai soccorritori e che ora il suo proprietario sta cercando disperatamente. A lanciare l'appello su facebook (veicolato a tutto campo da volontari e associazioni) la cognata dell'uomo, spiegando che la cagnolina, dotata di microchip, è ciò che gli resta dopo aver perso la sua famiglia. Era stata portata in un centro di accoglienza ad Amatrice ma quando l'uomo era andato sul posto a riprenderla non l'aveva più trovata. Come Lola ce ne sono altri che attendono di ritrovare il calore di braccia familiari.
In queste ore in tanti si sono mobilitati per fornire soccorso ai quattro zampe e ricongiungerli ai loro proprietari. Operatori specializzati, associazioni animaliste e tanti volontari scesi in campo sin dalle prime ore dell'emergenza. E poi i veterinari, reatini e non, che hanno messo a disposizione la propria competenza per prestare le prime cure agli animali recuperati sotto le macerie. Tra loro le dottoresse Giulia Novelli e Eleonora Grillotti, veterinarie dell'Ambulatorio veterinario Centro Italia, che hanno raggiunto subito le zone del sisma, coordinandosi poi con i vigili del fuoco, impegnati senza sosta per salvare quante più vite possibili. Anche di animali. Come la piccola segugia recuperata l'altro ieri ad Amatrice. Era lì da oltre 60 ore, sotto le macerie della propria casa e sotto il peso della paura e della solitudine. E' stata lei, lanciando i suoi guaiti, a richiamare l'attenzione dei vigili del fuoco che quella zona, passata al setaccio anche dalle unità cinofile, l'avevano battuta più volte. Hanno impiegato tre ore i vigili del fuoco per tirarla fuori e farle riannusare aria e luce. Consegnata ai veterinari, il dottor Claudio Carcano e Eleonora Grillotti per le prime cure, la cagnolina ha ritrovato le braccia del suo proprietario per il quale quell'affetto ritrovato era coraggio e forza per andare avanti. Oltre cani e gatti, messi in salvo anche due cincillà e due tartarughe. E' iniziato in queste ore l'intervento della Lav a supporto del Corpo Forestale per soccorrere e accogliere i tanti animali rimasti randagi e spesso sofferenti. Saranno impiegati due mezzi, di cui uno abilitato al trasporto animali, tre veterinari, un educatore cinofilo, tre operatori specializzati in cani, gatti e altri animali.
Presso la Scuola del Corpo forestale di Cittaducale la base operativa, che accoglierà i numerosi animali in difficoltà e coordinerà tutti gli operatori che collaboreranno all'operazione. Gli animali verranno curati, nutriti ed assistiti dal personale della Forestale e dell'associazione. Permane, fanno sapere le autorità che coordinano i soccorsi, la necessità di generi alimentari e di attrezzature per gli animali che anche la Lav raccoglie, sia presso la propria sede nazionale di Roma in Viale Regina Margherita 177, che presso i punti-raccolta dei Comuni e le proprie sedi locali (www.lav.it/chi-siamo/le-nostre-sedi), in collaborazione con altre associazioni umanitarie, animaliste e di Protezione Civile.
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