Terminillo, i maestri della scuola di sci: due piste si possono aprire. Ma c'è qualcuno a cui interessa salvare la stagione?

RIETI - «A chi interessano le sorti della stagione sciistica al Terminillo?». Non è provocatoria, ma seria, la domanda che pone il direttore della scuola sci della stazione montana, Simone Munalli, quasi una settimana dopo la nevicata di domenica che ha tinteggiato di nuovo di bianco le speranze dei maestri di sci di vedere nuovamente aperta la mezza pista del tappeto Togo e, perché no, anche quella intera delle Carbonaie. 

La considerazione. «La neve per aprire di nuovo il tapis roulant del tappeto Togo c’è - afferma perentorio Munalli - E dopo la nostra ricognizione, sulle Carbonaie sarebbe sufficiente utilizzare l’innevamento artificiale per coprire le zone dove il vento ha maggiormente spazzato via la neve.

In questi giorni, tuttavia - prosegue il direttore - gli operai della società “Funivia” in giro non si vedono, mentre invece la nostra scuola continua a ricevere decine di richieste per sapere quando riprenderà l’attività sugli impianti. Non sappiamo cosa rispondere - continua ancora Munalli - Giunti a questo punto, però, è necessario chiarire che questa situazione di stallo non dipende da noi: perciò gradiremmo sapere se l’attività dello sci interessa qualcuno, perché altrimenti sono pronto a radunare i maestri per renderli liberi di accettare le proposte di lavoro che in queste settimane sono giunte da altre stazioni, che non abbiamo accettato nella speranza che si potesse svolgere un pò di attività anche al Terminillo».

Cosi, dopo i 250 metri cubi fatti scaricare dalla Provincia a Pian de’ Valli per tentare di salvare il Capodanno, «ora ci sentiamo abbandonati, e ostaggi di decisioni che non spetta a noi prendere - conclude Munalli - Interessa ancora a qualcuno aprire gli impianti, o è solo una questione che sta a cuore alla scuola sci?».