I maestri di sci del Terminillo senza rimborsi: sono fermi in Regione per un cavillo burocratico

I maestri di sci del Terminillo senza rimborsi: sono fermi in Regione per un cavillo burocratico
di Giacomo Cavoli
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Sabato 7 Maggio 2022, 21:59 - Ultimo aggiornamento: 8 Maggio, 00:10

RIETI - La cifra non è più quella dei 600 euro con la quale furono ristorati una tantum nel pieno dell’emergenza sanitaria, che per quasi due anni ha bloccato la messa in funzione degli impianti sciistici. Stavolta, infatti, si parla di rimborsi basati sulle dichiarazioni di guadagno rese tra il 2018 e il 2019, quando ancora il Covid non aveva schiacciato a terra l’intero comparto dei maestri di sci e, dunque, nella pratica, molto più dei 600 euro di rimborso standard erogato in precedenza. E anche se al Terminillo persino il 2019 fu una stagione nera (quando non si vide l’ombra né della neve e, di conseguenza, neanche quella dei guadagni) a dare una boccata d’ossigeno alla maggior parte dei maestri reatini potrebbe ora essere l’annualità 2018, l’ultima che si ricordi lavorata quasi a pieno ritmo, se soltanto la Regione completasse l’iter burocratico per lo sblocco dei fondi. 

La protesta. Dopo il 2020 e 2021 trascorsi con gli impianti fermi, lo Stato ha infatti intrapreso la strada dello stanziamento dei fondi da distribuire a livello nazionale sia ai singoli maestri, sulla base delle dichiarazioni 2018-19, che in parte anche alle scuole sci, per ristorarle delle spese sostenute. Soldi che, dal livello centrale, sono approdati nelle casse delle singole regioni, alle quali era stato demandato il compito di distribuirli agli aventi diritto: ad oggi, però, i circa 300 maestri di sci del Lazio, e sono tanti quelli in servizio nel reatino, tra Terminillo e Leonessa, attendono ancora l’arrivo di quei fondi attualmente in pancia alla Regione. 

«Si tratta di 589 mila euro stanziati dallo Stato alla Regione Lazio, erogabili ai singoli maestri che abbiano presentato le dichiarazioni del 2018 e 2019 – spiega Simone Munalli, vice presidente del collegio dei Maestri di sci del Lazio e direttore della scuola sci Terminillo – In qualità di collegio, abbiamo anche sottoscritto una convenzione insieme alla Regione nella quale ci impegniamo ad assegnare quanto spettante a ciascun maestro e alle scuole sci sulla base dei loro organici e delle spese fisse sostenute, una volta che l’ente metterà a disposizione i soldi.

Ormai, però, è da novembre che attendiamo – conclude Munalli – La Regione ha in pancia i soldi, ma non ha ancora completato l’iter necessario allo sblocco e questo è inaccettabile». 

Raggiunto da Il Messaggero, è il consigliere regionale del Pd e presidente della Commissione Bilancio, Fabio Refrigeri a monitorare la pratica: «Non è vero che i maestri attendono da novembre, ma sono comunque trascorsi tre mesi e si tratta di un percorso che a quest’ora poteva effettivamente ritenersi già concluso – spiega il consigliere regionale reatino, Refrigeri - Gli uffici regionali stanno terminando l’istruttoria, che è risultata complessa. Faremo il possibile affinché venga conclusa quanto prima». Con la speranza che nella prossima stagione arrivi la neve e non, di nuovo, il Covid.

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