Terminillo, sugli impianti da sci è braccio di ferro tra Comune e gestore

Terminillo, sugli impianti da sci è braccio di ferro tra Comune e gestore
di Giacomo Cavoli
4 Minuti di Lettura
Lunedì 27 Settembre 2021, 00:10 - Ultimo aggiornamento: 20 Febbraio, 16:59

RIETI - «Fino a quando non verrà ultimata l’intera procedura del bando di gara che assegnerà una nuova gestione agli impianti da sci, l’attuale gestore può continuare ad esercitare l’attività di concessione come d’altronde fatto fino ad ora, nonostante alcune delle concessioni risultino già scadute». E’, in sintesi, la risposta che arriva dal Comune di Rieti, dopo i dubbi sollevati sabato dal direttore della Scuola Sci Terminillo Simone Munalli sull’effettiva intenzione della società “Funivia del Terminillo” (dopo anche la firma del protocollo nazionale anti-Covid) di attivare gli impianti sciistici per la stagione invernale e la conferma giunta ieri dal gestore, Flavio Formichetti, sulla stagione a rischio per via del mancato rinnovo, da parte del Comune, delle concessioni all’uso degli impianti, alcune scadute e altre in scadenza. «Non me la sento più di mettere in funzione gli impianti – aveva spiegato Formichetti - Non posso assumermi il rischio che accada un incidente, perché senza concessione l’assicurazione non ne risponderebbe. Il Comune mi avrebbe dovuto assicurare che mi avrebbe fatto agire, ma testimoniandolo con un certificato che però non c’è: di questo passo andrà dunque a finire che gli impianti non saranno aperti per la stagione invernale». 

La replica. In Comune, tuttavia, la pensano diversamente.

Secondo quanto sostiene Palazzo di Città, infatti, «nelle more della procedura di valutazione degli impianti esistenti e dei successive affidamenti, l’attuale gestore è in condizione di poter aprire gli impianti». Dunque, fino a nuova assegnazione e nonostante alcune concessioni già scadute e altre in scadenza, per il Comune la “Funivia del Terminillo” potrà garantire anche l’attuale stagione invernale, neve permettendo.

E oltre alla risposta formale, dal Comune arriva anche una stoccata travestita da suggerimento: «Oltre ad essere in condizione di aprire, attivare gli impianti per la stagione invernale è nell’interesse del gestore – prosegue l’ente – Ci stiamo infatti accingendo ad una fase di valutazione economica degli impianti, che verrà effettuata da parte del Ctu (Consulente tecnico d’ufficio, ndr) del Tribunale sui beni funzionali all’esercizio delle concessioni sciistiche. Una parte della perizia riguarderà anche la valutazione economica dei fatturati degli ultimi anni di attività della società. E se dopo un 2019 senza neve e un 2020 segnato dalla pandemia, un’impresa resta chiusa e non fattura per il terzo anno consecutivo, è naturale che la valutazione economica con la quale la proprietà verrà ristorata scenda».

I dubbi. Resta però il fatto, al momento, che i lavori necessari per poter aprire le piste in tempo per la prima nevicata sono tanti e i ritardi accumulati enormi. E al prevedibile braccio di ferro Comune-gestore si somma una situazione funzionale che non porta a ben sperare per una partenza effettiva della stagione sciistica. Vedremo.

La delibera. Nel frattempo, il Comune ha completato la redazione della delibera che darà il via al sistema di qualificazione per invitare le società interessate a proporsi per la futura gestione degli impianti di Comune e Provincia. Una selezione che si baserà sull’analisi dei requisiti di qualità, solidità economico-finanziaria e competitività di ogni singola società che risponderà al sistema di qualificazione e che, secondo i termini di legge, durerà almeno 90 giorni, concludendosi nel corso del 2022.

Ultimo atto propedeutico alla validità della delibera è ora quindi la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale e lo sblocco dei fondi necessari al Comune affinché il testo possa essere pubblicato anche sui quotidiani a maggior diffusione nazionale, così come previsto dal codice degli appalti.

© RIPRODUZIONE RISERVATA