Rieti, tasse non pagate. Bigliocchi:
«Necessario e dovuto il recupero»

Tasse
di Alessandra Lancia
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Giovedì 2 Giugno 2016, 08:30 - Ultimo aggiornamento: 14:10
RIETI - Ha fatto rumore la denuncia del consigliere Maurizio Vassallo sul pugno duro del Comune contro morosi ed evasori fiscali, che si sono ritrovati a casa l'ufficiale giudiziario del Tribunale, a due mesi dalla scadenza del precetto. Non tutti, peraltro, essendo rimasto il grosso dei contribuenti morosi «affidato» ad Equitalia, che peraltro pratica condizioni di recupero assai più soft di quelle del Comune. Vassallo contestava infatti non solo e non tanto la durezza della procedura scelta dagli uffici comunali, ma la disparità che si è venuta a creare tra contribuenti morosi.

LA SPIEGAZIONE
Già ieri, l'assessore Paolo Bigliocchi aveva commentato a caldo l'interpellanza di Vassallo. Ma, vista la delicatezza del tema - l'evasione delle tasse comunali, la difficoltà del recupero, l'equità fiscale - l'assessore torna sull'argomento, cominciando con il precisare le modalità che il Comune si è dato per recuperare le tasse non pagate: «Le procedure adottate sono semplici: inviato l'accertamento, si hanno 120 giorni per sistemare la pratica e chiedere una rateizzazione. Al termine di questa procedura viene inviata una ingiunzione di pagamento con ulteriori 120 giorni per mettersi in regola e solo in quel momento iniziano le procedure di recupero coattivo». Bigliocchi ammette qualche problema di comunicazione, «ma quello si può risolvere». E siamo al punto più politico della vicenda: «Per anni ho sentito polemiche sul ruolo di Equitalia e per anni ho sentito richieste di uscire da quel sistema, ed è quanto il Comune di Rieti sta cercando di fare mettendo in atto procedure di recupero autonomo dell'evasione. Tuttavia, uscire da Equitalia non significa rinunciare al recupero dell'evasione. Chiaramente le procedure possono essere riviste e ragionate, ma l'obiettivo rimane lo stesso, essendo, questa attività, essenziale per la gestione della città. Come detto informalmente al consigliere Vassallo, cui arriverà una risposta ufficiale alla sua interpellanza, c'è assoluta disponibilità al confronto tenendo presente che milioni di euro di ruoli non lavorati appesantiscono i residui e quel fondo svalutazione crediti che impatta pesantemente sugli impegni del Comune. Tenendo presente che il recupero oggi deve essere una realtà operativa e non virtuale». D'altronde, continua Bigliocchi, «il recupero dell'evasione è un atto dovuto, non uno sfizio delle amministrazioni e anche un segno di rispetto per chi le tasse le paga e rischia di doverne pagare di più se altri cittadini non lo fanno». E poi, ultimo, ma non per importanza, il nodo dei conti: «Le nuove norme di bilancio ci impongono di mettere come posta in entrata la cifra realmente incassata e non quella presunta e questo limita molto la discrezionalità dell'ente. Sono anni che con il possibile recupero dell'evasione fiscale si pareggiano i bilanci e sono anni che le amministrazioni sono richiamate a un'attività più incisiva di recupero dell'evasione, se si vuole alleggerire la pressione fiscale e la copertura di spesa. Certo, siamo anche consapevoli del disagio sociale. Per questo ci muoveremo con sicura attenzione».
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