Tamponi rapidi nelle farmacie, in provincia più della metà sono pronte a farli

Tamponi rapidi nelle farmacie, in provincia più della metà sono pronte a farli
di Giacomo Cavoli
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Domenica 29 Novembre 2020, 00:10

RIETI - La buona volontà non manca, sono le password ad essere assenti. E’ il quadro che emerge a fronte dell’analisi condotta da Il Messaggero dove, su circa 72 farmacie presenti tra il capoluogo e l’intera provincia, «al momento più della metà di esse ha scelto di aderire all’accordo firmato tra la Regione Lazio e le associazioni di categoria dei farmacisti per poter effettuare test sierologici rapidi e test rapidi antigenici»», spiega il presidente provinciale di Federfarma, Pierluigi Cortellini. Si allarga dunque la platea delle farmacie reatine che hanno intenzione di offrire ai clienti l’opportunità messa in campo dall’accordo, dopo che ieri Il Messaggero aveva raccontato della farmacia Puzelli di Colli sul Velino, in procinto di avviare i test dalla prossima settimana, e della Selvi di Rieti che invece li ha già iniziati venerdì pomeriggio. 

Ma cos’è che impedisce alle restanti farmacie aderenti all’accordo di mettere in atto i test? Semplice, sono le password che, tramite Posta elettronica certificata, la Regione avrebbe dovuto inviare alle farmacie per far sì che possano caricare sulla piattaforma della Regione i dati dei pazienti che si recano ad effettuare il test e il relativo risultato.

In caso di esito positivo ad uno dei due test, infatti, il cittadino dovrà effettuare il tampone molecolare di conferma in un drive-in con ricetta del medico, mentre il farmacista dovrà comunicare la positività al Servizio igiene e sanità pubblica dell’Asl di Rieti. 

L’odissea delle Pec. Peccato che, mentre tante farmacie laziali hanno avviato i test già lunedì scorso, a Rieti e provincia molte di coloro che volevano cominciare si sono invece ritrovate senza password di accesso alla piattaforma: «A voler partecipare sono soprattutto le farmacie periferiche, quelle di paese – prosegue Cortellini – Molte, però, non hanno ricevuto la password dalla Regione per accedere alla piattaforma: così, come Federfarma ho redatto un elenco di chi era in questa situazione e giovedì l’ho inviato alla Regione. Ad oggi però (ieri, ndr) molti non hanno ancora ricevuto nulla. Speriamo arrivino con l’inizio della settimana». 

Anche la farmacia Mauro, ad Amatrice, è tra gli aderenti: “Non riusciamo a venire a capo di questa situazione e stiamo inviando sollecitazioni già dalla scorsa settimana – spiega il farmacista Massimiliano Mauro – Speriamo di poter partire presto, perché si tratta di un servizio fondamentale, soprattutto per un paese come Amatrice».

A Greccio, il sindaco-farmacista Emiliano Fabi è invece riuscito da poco a sbloccare la situazione: «Avevamo ricevuto solo una delle due Pec che servivano per accreditarsi e dopo un’intensa interlocuzione, grazie anche a Federfarma, siamo riusciti a vedere la luce – racconta – Ora ordineremo i test, daremo comunicazione alla Asl e allestiremo un gazebo esterno». Tra le tante farmacie che hanno aderito c’è anche la “Conti” a Castelnuovo di Farfa, dove da mercoledì 2 dicembre partiranno i test in un locale messo a disposizione dal sindaco Luca Zonetti e dove i cittadini che vorranno, potranno lasciare un test “sospeso”, ovvero pagato, per le persone in difficoltà.

La reazione politica. Nel frattempo, i casi delle farmacie Puzelli e Selvi raccontati da Il Messaggero hanno stimolato la reazione del centrosinistra che, fino a giovedì, ha incalzato Comune di Rieti e Asm sulla comunicazione di quest’ultima dell’impossibilità di poter effettuare i test nelle proprie farmacie per mancanza di personale e strutture esterni: «Il solo esempio delle farmacie Puzelli e Selvi manda in fumo le argomentazioni artificiose di Comune e Asm circa la loro volontà di sottrarsi a questo compito etico - attacca il consigliere comunale del Psi Carlo Ubertini, primo firmatario e relatore della proposta dei test nelle farmacie Asm – Le farmacie che aderiscono sono autorizzate ad utilizzare personale e spazi esterni: quindi sottrarsi dicendo che non si hanno spazi e personale significa mobilitare argomentazioni strumentali».

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