Scuola, cala il numero degli studenti
in tutta la provincia: doppi incarichi
per i presidi, novità nelle guide
degli istituti di Antrodoco e Leonessa

Scuola, cala il numero degli studenti in tutta la provincia: doppi incarichi per i presidi, novità nelle guide degli istituti di Antrodoco e Leonessa
di Alessandra Lancia
3 Minuti di Lettura
Domenica 2 Settembre 2018, 07:52 - Ultimo aggiornamento: 13:13
RIETI - Istituti scolastici sottodimensionati, lavoro raddoppiato per i dirigenti. E’ l’altra faccia del pianeta scuola nel reatino, che da un lato, per il calo del numero di alunni e studenti, vede restringersi il numero delle istituzioni scolastiche, dall’altro costringe i (pochi) presidi di ruolo a moltiplicare gli incarichi, aggiungendo alla dirigenza dell’istituzione principale quella di un istituto sottodimensionato. Nella mappa delle reggenze di quest’anno, ricostruita insieme a Luciano Isceri (Snals) non mancano le novità.

La prima riguarda l’istituto omnicomprensivo di Amatrice, il più esposto (anche mediaticamente) dopo il terremoto del 2016: Maria Rita Pitoni che due anni fa generosamente si era offerta di dirigerlo di «scavalco» con l’Itc «Luigi di Savoia» di Rieti, quest’anno passa la mano e lascia l’incombenza a Giovanni Barbonetti, titolare dell’«Aldo Moro» di Passo Corese. A Barbonetti il compito di dividersi tra due poli didattici agli antipodi della provincia, dalle classi affollatissime dell’Aldo Moro a quelle, nuove di zecca ma tutte da riempire della «Capranica».

LICEO SPORTIVO: POCHI ISCRITTI
Né fa eccezione il liceo sportivo internazionale lanciato in grande stile col concorso del Coni: dei circa 30 iscritti del primo anno ne sono rimasti una quindicina, mentre la prima classe di quest’anno non arriva alla decina di studenti. La Pitoni ora avrà la reggenza dell’Istituto comprensivo «D’Angeli» di Cantalice, che l’anno scorso sembrava destinato al matrimonio col «Marconi» di Rieti ma che deroga concessa al reatino per via del terremoto ha lasciato in piedi, nonostante il numero degli iscritti sotto la soglia delle 600 unità. In città situazione invariata per quest’anno all’Istituto superiore «Varrone», dove Stefania Santarelli, dirigente del liceo Scientifico «Jucci», resta alla guida dell’istituto che riunisce liceo Classico, liceo Artistico e Istituto per Geometri. Lo «spezzatino» è rinviato per lo meno al prossimo anno scolastico, quando le tre scuole potrebbero essere abbinate ad altri istituti cittadini.

CAMBIO AD ANTRODOCO
Ad Antrodoco, alla reggenza del «Mannetti» va invece Angelo Pitorri, già dirigente del corso per l’educazione degli adulti. Il «Galileo Galilei» di Cittaducale resta affidato in reggenza a Ileana Tozzi, anche quest’anno costretta a dividersi tra Passo Corese, dove dirige il comprensivo Fara Sabina, e Cittaducale. Maria Rita De Santis assocerà la dirigenza del «Gregorio Catino» di Poggio Mirteto alla reggenza dell’Istituto comprensivo di Casperia. Nella vicina Torri resta Renato Renzi, reggente di scavalco con Poggio Moiano.

NOVITA' A LEONESSA
Novità all’Istituto comprensivo di Leonessa, dove quest’anno la reggenza sarà affidata a Gerardina Volpe, storica dirigente dell’Elena Principessa di Napoli di Rieti. Nel Cicolano Marcello Ferri si dividerà tra la dirigenza di Borgorose (alla quale non è riuscito di riempire il neonato liceo Scientifico) e il «Giovanni XXIII» di Petrella Salto. Situazione invariata ma a ranghi invertiti tra Torricella e Magliano Sabina: dirigente/reggente resta Maria Desideri.
«Con il moltiplicarsi delle reggenze (9 su 29 nel reatino) faticano i presidi e soffrono gli istituti», dice Isceri. «Se poi a questo aggiungiamo la grave carenza di segretari amministrativi, il cui ruolo è pure determinante, si capisce a che stress è sottoposta la macchina-scuola in una provincia estesa e difficile come la nostra».
 
© RIPRODUZIONE RISERVATA