Rieti, studenti in corteo per le vie
del centro, la Consulta replica
ad Azione Studentesca

La manifestazione degli studenti
di Giacomo Cavoli
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Venerdì 16 Novembre 2018, 09:59
RIETI - Studenti reatini in piazza Mazzini, questa mattina, per protestare contro i tagli del Governo all'alternanza scuola lavoro e al bonus cultura previsto per i neo maggiorenni.

In questo minuti gli alunni degli istituti superiori della città stanno percorrendo viale Canali per lo sciopero organizzato dalla Consulta Provinciale Studentesca, in attessa di arrivare a via Cintia, prima di arrivare in piazza Vittorio Emanuele.

LA POLEMICA

Nel frattempo, arriva anche la risposta della Consulta al movimento politico studentesco di Azione Studentesca, che ieri aveva accusato la Consulta e il suo presidente, Alessandro Zelli, di essere stati assenti nei momenti di protesta della scuola reatina durante l'ultimo mese.

«La Consulta Provinciale Studentesca di Rieti non raccoglie la sterile provocazione di Azione Studentesca ricordando a tutti il suo ruolo all’interno del panorama studentesco. La Consulta Provinciale Studentesca ha giurisdizione rispetto alla completa collettività Studentesca; si occupa di coordinare la rappresentanza, propone e concretizza azioni che riguardano la totalità degli studenti. La Consulta non ha ricevuto nessuna segnalazione dai rappresentanti rispetto le problematiche presenti negli istituti citati da Azione Studentesca. Riguardo l’occupazione promossa dall'Istituto Varrone è da rilevare come gli stessi rappresentanti d'istituto si siano divisi ed abbiamo scelto strade diverse. La Consulta, infatti, ha seguito la vicenda e condanna l’operato dei rappresentanti del liceo Varrone rispetto al dialogo avanzato con la residenza dell'istituto»

«Entrando però nel merito delle motivazioni della suddetta protesta, ci teniamo a rassicurare gli studenti che la CPS sta sintetizzando una proposta da presentare agli istituti rispetto alla problematica del contributo volontario. In relazione all'IPSSEOA Ranieri Antonelli Costaggini, invece , la Consulta ha sempre supportato e continuerà a supportare il lavoro dei rappresentanti per la risoluzione delle problematiche dell'Istituto ricordando come, già in passato, la stessa abbia lavorato al fianco dei rappresentanti per risolvere, ad esempio, la questione dei laboratori. In merito ai problemi relativi alla struttura dell’lIS "Aldo Moro", la Consulta vuole ricordare come già a partire dalla scorsa amministrazione, guidata da uno studente dell'Istituto in questione, abbia lottato e lotti per risolvere quella che risulta essere, insieme alla criticità strutturale dell'IIS "Gregorio da Catino" di Poggio Mirteto, una delle problematiche più rilevanti di tutta la provincia».

"È importante quindi tener presente innanzitutto, che la CPS è un organo istituzionale diffuso composto da due rappresentanti per ogni istituto i quali, all’interno dell’assemblea, discutono e riportano anche le problematiche relative agli istituti stessi nonche' che la Consulta si relaziona con gli enti locali, soprattutto con la Provincia, la quale è stata privata di competenze e di fondi durante il Governo Renzi, e ancora, che la Consulta sceglie di intraprendere una protesta solo come azione ultima di un processo di dialogo istituzionale. In merito allo sciopero nazionale che si terrà il 16 novembre è arrivata la smentita della non partecipazione dell’istituto Varrone. Questo è uno sciopero che riguarda ogni studenti al netto di bambinesche strumentalizzazioni e credi politici; dobbiamo lottare per una scuola funzionale e funzionante, contro i tagli promossi dal governo e contro chiunque scelga di togliere importanza all’istruzione in genere, la conoscenza rende liberi. Confidiamo dunque nella massima collaborazione di tutti i rappresentanti di tutta la provincia affinché la CPS possa lottare per garantire agli studenti un pieno diritto allo studio in una scuola non fatiscente ma sicura, non nozionistica ma realmente formativa".
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