Nuova scuola Minervini e centro residenziale: ecco come si vuol cambiare l'area del centro commerciale Perseo

Nuova scuola Minervini e centro residenziale: ecco come si vuol cambiare l'area del centro commerciale Perseo
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Martedì 27 Luglio 2021, 00:10

RIETI - Due aree di colore diverso, una celeste e una arancione. Quella celeste rappresenterebbe la zona individuata per la nuova “Minervini-Sisti” che sorgerebbe davanti al centro commerciale “Perseo”, mentre quella arancione indicherebbe il complesso residenziale che nascerebbe a seguito dell’accordo che il Comune di Rieti ha dichiarato di aver raggiunto insieme alla Garden Re, la società privata proprietaria di buona parte dell’area verde circondata da Perseo, Questura, istituto Alberghiero e viale Matteucci. E quello in foto è il grafico che mostrerebbe una prima forma di interazione tra Comune e società privata in merito a ciò che potrebbe essere edificato e in che misura, e che Il Messaggero è in grado di mostrare in esclusiva. 

Il disegno. Al momento, il disegno tecnico in questione non rappresenta nulla di certo nel rapporto che intercorre tra il Comune e la Garden Re.

Per quanto se ne sa’ fino ad ora, potrebbe subire delle modifiche, ma è senz’altro una prima, buona indicazione di massima sul progetto coltivato dal Comune di spostare la “Minervini-Sisti” al Perseo, lasciando così gli ex spazi scolastici a disposizione del tribunale di piazza Bachelet.

Ciò che si può ricavare dal disegno, ad esempio, è che l’area della scuola sarebbe posizionata sul fronte della Questura, mentre le abitazioni nell’area più interna della città: nell’accordo tra privato e Comune, esplicato anche nella proposta di delibera presentata nel corso della commissione Urbanistica di venerdì scorso, l’area che la società Garden Re ha scelto di cedere gratuitamente al Comune per l’edificazione della scuola corrisponde infatti a 8.294 metri quadri, mentre la Garden Re resterebbe con la disponibilità di 5.590 metri quadri inquadrati ad uso residenziale sui quali, come si legge nella proposta di delibera, potrà edificare a seguito di una variante urbanistica, mentre l’area di proprietà del demanio, in quella zona, corrisponde a 4.365 metri quadri. 

L’esproprio. Un tema, quello dell’accordo Comune-Garden Re, che ha sollevato perplessità già in commissione e, nel corso dell’ultimo fine settimana, ha scatenato un salato botta e risposta tra Palazzo di Città e la neocostituita associazione “Uniti per Rieti” la quale, rispetto alla zona del Perseo, ha parlato di aree già di proprietà comunale sulle quali poter edificare e di altre da poter espropriare. Ma quali sarebbero? Una è quella indicata in commissione dal consigliere comunale del Gruppo Misto Andrea Sebastiani e tra i fondatori di “Uniti per Rieti”, una zona di proprietà del Comune al Polo didattico.

E ora a Il Messaggero Andrea Sebastiani ne indica altre due «nella zona 167 del quartiere di Campoloniano. Il tema resta però anche quello del possibile esproprio per pubblica utilità dell’area verde davanti al Perseo – ribatte Sebastiani – Espropriare un’area verde non costa molto, e per farlo si potrebbero utilizzare i fondi sulla cui rimodulazione saremo chiamati a votare nel consiglio comunale di giovedì». 
Il secondo e non ultimo tema è anche quello della variante al piano regolatore per consentire l’edificazione delle abitazioni adiacenti la scuola: «Farla come la intende il Comune, vuol dire impiegare almeno un anno e mezzo prima di andare in buca – conclude Sebastiani – Se invece l’area venisse espropriata con i soldi già messi a disposizione dalla rimodulazione e poi venisse attuata una variante che viene definita “puntuale”, i tempi sarebbero molto più ridotti».

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