Sciopero domani del personale di Bus Italia aderente al sindacato Or.s.a., possibili disagi sulla linea ferroviaria L'Aquila-Rieti-Terni

Sciopero domani del personale di Bus Italia aderente al sindacato Or.s.a., possibili disagi sulla linea ferroviaria L'Aquila-Rieti-Terni
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Lunedì 5 Ottobre 2020, 13:08
RIETI - Sciopero domani - martedì 6 - del personale di Bus Italia che, tra le altre cose, svolge servizio lungo la tratta ferroviaria L'Aquila-Rieti-Terni. Ci potrebbero qui di essere alcuni dissetrvzi, con corse annullate o comunque ritardi nella percorrenza.

Ma ecco la nota della segreteria regionale  del sindaco Or.s.a.-Tpla: «alla luce delle procedure di conciliazione svolte presso la prefettura di Perugia in data 25 settembre 2020, si vede costretta ad indire una prima iniziativa di sciopero di 4 ore dalle 17:00 alle  21 del 6 ottobre 2020 di tutto il personale di Busitalia Sita Nord della regione Umbria.

Le richieste sollevate dai lavoratori (segmento auto e ferro) in merito al blocco degli investimenti, garanzia sulla produzione, manutenzione dei mezzi di trasporto, problemi di organizzazione del lavoro, mancata erogazione del premio di risultato 2019 e mancata integrazione salariale del personale nel look down al pari degli altri dipendenti del Gruppo Fs non hanno trovato risposte, da parte aziendale, se si esclude un generico impegno a confrontarsi con le altre organizzazioni dindacali, ribadendo comunque la volontà di escludere la nostra organizzazione in quanto non firmataria del Contratto collettivo nazionale di lavoro  aziendale.

Si sciopera anche perché a volte non si tiene conto delle esigenze fisiologiche degli addetti, non valutando tempi per la refezione, inadeguate o assenti sale di sosta e servizi igienici, e sostituzione di personale senza adeguata igienizzazione della cabina di guida o posto guida.

Atteggiamento, aziendale, risultante ancora più incomprensibile difronte alle parziali assicurazioni finanziarie, ancorchè in attesa di una valenza politica (l’assessore ai trasporti era assente)  avute da parte del rappresentante della regione (conferma dei versamenti di tutti i corrispettivi previsti per l’anno in corso senza applicazioni di penali a causa del servizio non svolto, il riconoscimento di circa il 75% degli arretrati relativi al 2019 per servizi effettuati, avvio dell’Agenzia dei Trasporti che assicurerà a regime un gettito finanziario di circa 8 milioi di euro annui e slittamento della gara prevista per l’anno 2021 in attesa di quantificare correttamente l’offerta commerciale post Covid-19.

Dobbiamo invece registrare, da parte aziendale, l’ulteriore provocazione messa in atto in questi giorni nei confronti del personale ferroviario che si vede escluso dal riconoscimento di alcuni elementi del welfare aziendale inquanto, non omogenizzato, e quindi escluso da tali benefici. Giustificazione alquanto inverosimile in quanto non si comprende in cosa debba essere omogenizzato detto personale non essendo previste nel Contratto collettivo nazion ale di lavoro aziendale di Busitalia nessuna norma specifica per il personale ferroviario.

Personale ferroviario già preoccupato per il proprio futuro nell’immediato a causa del concomitante protrarsi della chiusura della linea (tratta Ponte San Giovanni- Terni), della mancata manutenzione dei mezzi, (a causa di ciò non sono rare le soppressioni per guasti), e del loro adeguamento agli standard previsti dal decreto Gallerie che mette in discussione l’effettuazione del servizio svolto per conto di Trenitalia sulla tratta Terni-L’Aquila e l’effettuazione dei collegamenti Terni-Roma.

Per le suddette motivazioni i lavoratori di Busitalia si vedono costretti a scioperare il giorno 6 ottobre nella consapevolezza che tale decisione comporterà ulteriori disagi ai cittadini Umbri già provati dalla pandemia del Covid-19 ma fiduciosi che le motivazioni alla base dello sciopero, che ricordiamo riguardano il futuro del traporto pubblico locale in Umbria, Lazio e Abruzzo, renderanno se non accettabili almeno giustificabili i suddetti disagi».
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