La sartoria di grande qualità dalla fine dell'Ottocento si coniuga con il cognome Tosti

La sartoria di grande qualità dalla fine dell'Ottocento si coniuga con il cognome Tosti
di Luigi Ricci
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Sabato 19 Marzo 2022, 00:10 - Ultimo aggiornamento: 22 Febbraio, 13:49

RIETI - Quattro generazioni per ben 116 anni, a tutt’oggi. Così si può sintetizzare la lunghissima storia, e ben lontana dal concludersi, della ditta di “Confezioni Abbigliamento Tosti”. Come recita l’attestato conferito nel 2014 dal Rotary di Rieti: «La ditta è un punto sicuro per l’acquisto di prodotti di qualità, ma soprattutto un esempio di straordinaria dedizione al lavoro, interpretando con lungimiranza orientamenti e gusto del mercato della moda». 

Le origini. Tutto inizia alla fine dell‘800 dalla ditta di costruzioni “Tosti, Modesti e Roversi” che, tra i tanti lavori svolti in passato, ha costruito le case dell’Incis in viale dei Flavi, dirimpetto alla caserma Verdirosi oil palazzo dove ora risiede l’hotel Quattro Stagioni. Quando poi la ditta passò in mano a Roversi, come contropartita la famiglia Tosti ottenne quella oggi nota come la “Sala dei Cordari”, così denominata, appunto, perché vi si trattavano le funi, tra cui anche quelle fornite alla Marina Italiana per attraccare le navi ai moli dei porti, e nella quale, nel 1906, dopo aver svolto un tirocinio di altissimo livello a Roma presso la sartoria internazionale Caraceni, famosa per le sue camicie e per le cravatte, Leonardo Tosti senior, insieme alla moglie Zelinda, avviò una scuola di sartoria che ebbe numerosi allievi, tra i quali Franco Proietti, il quale poi si sarebbe trasferito a Montecarlo per inaugurare una rinomata boutique.

Rapidamente la sartoria iniziò a essere frequentata da una clientela raffinata, di alto livello ed esigente, attirata dai lavori in stoffa pregiata e dal taglio impeccabile, anche se poi non fu facile sottrarsi agli strascichi e alle difficoltà susseguenti alla seconda guerra mondiale, tanto che il figlio Giuseppe, nel 1946, a pochi esami dalla laurea, fu costretto ad abbandonare l’ateneo di lingue europee a Napoli per iniziare frequentare un corso di taglio a Torino dove conseguì il diploma di maestro sarto. 

L’era moderna. Gli anni ‘50 portarono la grande rivoluzione e il progressivo abbandono della sartoria a favore del pret-a-porter, ma Giuseppe fu pronto a cogliere la nuova tendenza di mercato e a trasformare il negozio, specializzandosi nella vendita della migliore produzione industriale e delle grandi marche italiane. Quindi nel 1956, nonostante avesse subito due ingenti furti, la ditta Tosti si traferì al 66 di via Garibaldi, nella sede attuale, dove l’atelier divenne un negozio dalle ampie vetrine di cristallo che esponevano i prodotti delle migliori ditte, allargando successivamente il campo alla boutique femminile grazie anche alla spinta dei figli Maria Teresa e Leonardo jr., nonché della moglie di quest’ultimo, Teresa Di Fazi, che iniziarono a lavorare al negozio dalla fine degli anni ’70. 

Oggi. Nel frattempo i giovani Giuseppe e Francesca, la quarta generazione, si sono affiancati con pari successo ai predecessori mostrando grande capacità nel fiutare le tendenze della moda giovanile, il tutto sempre all’insegna di una accoglienza di livello quanto a cortesia e competenza.

A Leonardo, attuale presidente provinciale dell’Ascom Confcommercio, spetta il compito di fare da trait-d’union tra passato e futuro mantenendo alta la qualità del servizio e dei prodotti offerti: «Senza presunzione – commenta – ma anzi con la dovuta modestia, l’attitudine al lavoro e al mantenimento di un alto livello sono sempre stati caratteristiche tipiche della nostra famiglia».

Attualmente la ditta Tosti gestisce due sartorie che producono abbigliamento di grande qualità: «Una delle nostre massime soddisfazioni – spiega Leonardo Tosti – è quella di aver vestito l’intero staff della Iaaf – la Federazione internazionale di atletica leggera ndr. – in occasione di numerose competizioni mondiali. Il che significa dover andare a Montecarlo con due camion, trasferendo materiale e l’intero personale per svolgere sul posto tutto quanto il lavoro di sartoria su misura, persona per persona. Una grande soddisfazione». Infine, tra le attività di famiglia non bisogna dimenticare la gestione della sala dei Cordari, capace oggi di ospitare 400 persone per cerimonie, congressi ed eventi pubblici e privati.

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