Si saluta l'arrivo dell'autunno
con la sagra degli strigliozzi

Si saluta l'arrivo dell'autunno con la sagra degli strigliozzi
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Giovedì 25 Settembre 2014, 16:29 - Ultimo aggiornamento: 16:30
CASTEL DI TORA - Salutare il mese di settembre assaggiando un particolare tipo di pasta lunga realizzata con farina di grano duro, condita con abbondante sugo al pomodoro. E visitando al contempo uno dei borghi più belli d’Italia, immerso nella Valle del Turano che inizia a colorarsi delle tinte autunnali. Per non farsi sfuggire la gustosa occasione basta raggiungere, domenica 28, Castel di Tora, a metà strada fra Rieti e Carsoli. Qui andrà in scena la 19esima edizione della “Sagra degli Strigliozzi”: sin dalle prime ore del mattino le esperte massaie del paese impasteranno 200 chili di pasta che saranno distribuiti ai visitatori a partire dalle 12.30 insieme al pane cotto a legna, al buon vino del posto, ai dolci tipici e a tutto il meglio della gastronomia locale, che sarà in bella mostra insieme ai prodotti d’artigianato lungo le tortuose viuzze del borgo.



Posto sulle rive del Lago del Turano, circondato da una corona di fitti boschi sui quali domina il Monte Navegna, Castel di Tora conserva ancora oggi un fascino magico e sembra custodire il segreto delle sue origini mitiche, che lo legano alla città sabina di Thora. Fino al 1864 il paese si chiamava Castelvecchio, ma poi si decise di legare il suo nome a Tora, antico insediamento sabino nel quale avvenne – nel 250 d.C. – il martirio di Santa Anatolia. E così, passeggiando nei caratteristici vicoli che conducono a piazzette ben tenute e curate, i visitatori potranno scoprire la torre esagonale medievale dell’XI Secolo, il Palazzo Scuderini, le mura e le torrette trasformate in case; e ancora archi, scalinate, grotte e cantine scavate nella roccia, la chiesa parrocchiale di San Giovanni Evangelista e la Fontana del Tritone.



Non mancheranno i momenti dedicati all’intrattenimento musicale che regala sempre allegria e spensieratezza a tutti i visitatori, e che riporta alle atmosfere delle vecchie feste contadine di un tempo.
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