La rotatoria di viale De Juliis è troppo piccola anche per i Tir

La rotatoria di viale De Juliis è troppo piccola anche per i Tir
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Martedì 1 Febbraio 2022, 00:10

RIETI - Vietata ai bus, ma vietata anche ai camion. La nuova rotatoria tra viale De Juliis e via Angelo Maria Ricci diventa sempre più un caso. Troppo piccola per consentire il passaggio ai mezzi più grandi, per i quali è impossibile compiere una manovra in particolare: la svolta verso Porta d’Arce se si arriva da Madonna del Cuore. Un problema inesistente per l’assessore ai Lavori pubblici, Antonio Emili, che taglia corto: «Lì prima c’era una barriera, oggi c’è un’opera che fluidifica la circolazione. L’opera deve essere completata e si risolveranno i problemi». Dichiarazioni in contrasto con quanto denunciato a Il Messaggero da alcuni autisti dell’Asm e, soprattutto, in contrasto con i tantissimi commenti piovuti sui social. 

Opera da completare. «Le opere pubbliche sono soggette a tante considerazioni», replica ancora Emili, che vede nella nuova rotatoria una soluzione a mali antichi di quel tratto di strada. «Lì prima c’era una barriera alla circolazione – aggiunge l’assessore – e abbiamo trovato una soluzione per eliminarla e fluidificare tutto.

La richiesta era arrivata anche dall’Asm e, dopo confronto con l’azienda è stata fatta così. Si deve tener conto del contesto in cui l’opera è inserita, in un’area tra case e terreni. La rotatoria va completata con un’asfaltatura che eliminerà il problema». Anche i camion nelle ultime settimane hanno avuto problemi, con autisti di bus e tir costretti ad invadere la corsia di sinistra per completare la svolta verso Porta d’Arce. Il tutto creando blocchi alla circolazione, con il traffico tornato ad aumentare. 

L'accordo con Asm. C’è poi il tema dell’accordo con Asm: il problema sarebbe stato segnalato ai responsabili del Comune e della ditta incaricata durante un sopralluogo a metà dicembre al quale hanno partecipato il capomovimento e l’ingegnere dell’azienda, oltre a rappresentanti dei sindacati. Proprio dal mondo sindacale sarebbe arrivata l’indicazione dei problemi. Su questo Emili chiude: «E’ la loro versione. Non commento e ribadisco che abbiamo condiviso i contenuti con Asm».

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