«Avevamo avuto un confronto pubblico con l’assessore Refrigeri il 2 dicembre, che si era concluso con l’impegno di reperire in Regione i 350mila euro necessari a chiudere il bilancio 2014 in pareggio - dice Sara Imperatori (Fisascat Cisl) - ci siamo riaggiornati ieri l’altro in Provincia per sentirci dire dal presidente Rinaldi e dall’amministratore della società Mascioletti che quei soldi non arriveranno. Stando così le cose ed essendo la Provincia a sua volta a rischio fallimento, da gennaio Risorse Sabine sarà messa in liquidazione e per i dipendenti si apriranno le trattative per la mobilità».
Facile che dei 107 dipendenti non tutti vengano licenziati ma per una piccola parte si crei la possibilità di continuare a lavorare per la Provincia essendoci comunque dei «cantieri» aperti per tutto il 2015: contratti di servizi ancora finanziati e quindi da onorare, la raccolta differenziata nei comuni della società, Saprodir e poco altro. E se è ancora prematuro fare previsioni di numeri, l’unica cosa certa è che nella nuova società non ci sarà posto per tutti.
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