Rieti, ex Zuccherificio: la Coop torna alla carica

L'area
di Giacomo Cavoli
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Martedì 16 Novembre 2021, 00:10

RIETI - Il nuovo progetto di Coop Centro Italia per la riqualificazione dell’ex zuccherificio approda sul tavolo del Comune di Rieti. Una presentazione corredata da un dettagliato documento di una trentina di pagine, che nei giorni scorsi ha coinvolto contemporaneamente sia in presenza che in videoconferenza tutti gli esponenti della maggioranza di Palazzo di Città - consiglieri, assessori e sindaco – e durante la quale Coop ha proposto una nuova bozza del suo progetto di riqualificazione dell’ex area industriale, dopo che l’emergenza sanitaria aveva determinato lo stop dei contatti tra la cooperativa e l’ente, dialogo poi ripreso negli ultimi mesi. Così, alla fine, tutto si è concretizzato in una riunione che ha coinvolto l’intera maggioranza e gli esponenti di Coop, nella quale è stato illustrato il piano che coinvolgerà la zona ormai dismessa dal 1973 e per la quale non si è mai smesso di immaginare e discutere, dal fallito progetto del 1990 di un nuovo tribunale fino al no della giunta Petrangeli nel 2014.

Il parco urbano 
Cosa c’è nel nuovo progetto presentato al Comune? Il nome che Coop dà all’intero piano è quello di “Parco urbano ex Zuccherificio” e dentro ci sono rendering tridimensionali che mostrano l’aspetto della futura area, la nuova viabilità immaginata a servizio della zona compresa tra viale Maraini e via Micioccoli, le piste ciclabili che la costeggerebbero (con allegati i relativi disegni di rimodulazione delle carreggiate stradali).

Quanto potrebbe costare? Nel corso della riunione svoltasi in Comune, Coop avrebbe confermato l’investimento già previsto in precedenza, che potrebbe dunque prevedere (ma il condizionale è d’obbligo) una cifra vicina ai 60 milioni di euro. Il cuore del progetto è, naturalmente, l’area commerciale immaginata da Coop, che sorgerebbe all’interno della stessa struttura – oggi fatiscente – dell’ex zuccherificio, svolgendo quindi un lavoro di recupero e integrazione dell’archeologia industriale rappresentata dal sito reatino. L’alimentari da 2.500 metri quadri di Coop sorgerebbe al piano terra, circondato da altri spazi commerciali fra cui un ristorante, mentre al primo piano si immagina uno sport village di oltre 3.000 metri quadri, una parafarmacia, un’area bambini, un laboratorio altamente specializzato in analisi cliniche e un centro diagnostico, un’altra area dedicata alle attività riabilitative degli anziani e due ristoranti. Il tutto, sia al piano terra che al primo piano, raccordato da gallerie commerciali sui quali si affaccerebbero le vetrine delle attività. A supporto della struttura, Coop disegna poi un grande parcheggio esterno antistante composto da 341 posti auto (più altri 220 da realizzare sempre a servizio della struttura, per un totale quindi di 561 spazi): a scomparire sarebbe dunque anche la recinzione che circonda l’ex sito industriale tra viale Maraini e via Micioccoli, creando una viabilità di raccordo con le due strade cittadine attraverso la realizzazione di rotatorie e, più in generale, di una nuova viabilità.

Niente case 
E le abitazioni? Al momento, nel piano presentato da Coop non figurano spazi riservati all’edilizia residenziale: e anche i ben informati confermano che, al momento, non c’è alcuna previsione di realizzare nuove abitazioni nell’ambito del recupero dell’ex zuccherificio.

Gli incontri 
Stavolta Coop appare seriamente intenzionata a chiudere la partita dell’ex zuccherificio. Cosi determinata che in questi giorni ha programmato una serie di appuntamenti anche con gli esponenti della minoranza comunale, contattando i singoli consiglieri per mostrare loro disegni e numeri del progetto durante una serie di incontri organizzati negli spazi riservati all’interno di un noto hotel della città.

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