Rieti, «La mini ztl è ok ma ora estenderla a via Cintia o riqualificare la strada»

Ztl
di Giacomo Cavoli
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Giovedì 11 Giugno 2020, 00:01 - Ultimo aggiornamento: 13:52
RIETI - Riqualificare marciapiedi e parcheggi di via Cintia oppure, in alternativa, applicare il formato della mini-ztl. Dopo l’accensione dei varchi a partire dal 20 giugno fino al 30 settembre, dalle 18 alle 6 del mattino in via Garibaldi, tra il teatro Flavio e piazza Vittorio Emanuele e tra via della Verdura e largo Fiordeponti, la consigliera comunale d’opposizione del Pd, Emiliana Avetti, lancia la proposta di riqualificazione di via Cintia.

La proposta
«In un periodo così difficile, l’amministrazione deve aiutare i commercianti, quindi bene la chiusura nei pressi del Ponte Romano e su via Garibaldi anche se, così facendo, dalle 18 alle 6 del mattino si inibisce l’uso del parcheggio di largo Alfani – commenta Avetti – Buona anche l’iniziativa del suolo pubblico gratuito, ma in un momento del genere non si possono fare figli e figliastri e anche i commercianti che si allargano sulle strisce blu rimaste a pagamento dovrebbero avere la possibilità di farlo gratis. Per questo andava fatto un accordo con Saba».
Così si passa al ben più spinoso capitolo di via Cintia: «Gestire una situazione in questo momento è difficile, ma l’idea di città si doveva averla prima: in questo senso, via Cintia potrebbe essere un gioiello che conduce alla piazza principale, invece è solo un grande caos. I marciapiedi sono così stretti da essere impraticabili per le carrozzine dei bambini, per i diversamente abili e le persone con le stampelle, mentre entrare nei portoni è improponibile, perché legittimamente le macchine parcheggiano. Non si vuole chiudere via Cintia con la ztl? Va bene, ma i parcheggi in questo modo non funzionano. Andrebbero realizzati due marciapiedi allargati, perché se ci si vuole far passare anche le macchine, farle parcheggiare è veramente troppo. Gli stessi parcheggi gratuiti potrebbero essere spostati nelle vicinanze: via Cintia è da riqualificare e questo sarebbe un bene anche per i commercianti stessi. Certo, le amministrazioni hanno difficoltà economiche e non è facile, ma ciò che non ha un costo importante si può fare, se non altro per favorire la fruibilità e il decoro della città».
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