Reatino in zona rossa da lunedì, limitazioni a spostamenti e negozi

Controlli a Rieti
di Raffaella Di Claudio
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Sabato 13 Marzo 2021, 00:10

RIETI - Da Natale non era più successo. Invece ieri, con un doppio balzo, Rieti, trainato dalla regione, finisce in zona rossa. La sensazione è quella, a distanza di un anno dal primo lockdown, di vivere un déjà-vu. Da lunedì, con l’istituzione della zona rossa nel Lazio, lasciano le libertà della zona gialla e chiudono anche tutti i comuni della Rieti. Ci si potrà spostare solo per andare al lavoro o per situazioni di necessità o strettamente connesse alla salute. L’assistenza alle persone non autosufficienti è permessa, ma le visite ai parenti sono vietate, mentre è sempre consentito rientrare nella propria abitazione. Chiudono i ristoranti, che possono effettuare servizio a domicilio e asporto fino alle 22, mentre per i bar è autorizzato solo l’asporto fino alle 18. Possono rimanere aperti alimentari, negozi che vendono prodotti di prima necessità, edicole, tabaccai, farmacie, parafarmacie, lavanderie, centri per agricoltura e florovivai. Chiudono musei e mostre, mentre su prenotazione possono svolgere servizio le biblioteche. Si può fare attività motoria solo vicino casa e purché si mantenga il distanziamento. Chiudono in tutta la provincia le scuole di ogni ordine e grado. Situazione non nuova in alcuni comuni, come Monte San Giovanni, Borgorose e Fara Sabina, dove i sindaci, in via precauzionale, alla luce dell’aumento dei contagi, avevano già vietato le lezioni in presenza. In molti centri reatini, infatti, applicando l’indice che stabilisce il tetto massimo di contagi settimanali allo 0.25, la zona rossa sarebbe già scattata. Capita infatti che alcuni piccolissimi comuni rischino la chiusura con un solo contagio settimanale. Per centri grandi come Fara ne servono 35 e per Poggio Mirteto già 20 sono sufficienti. Ora per tutti i comuni, comunque, valgono le regole regionali

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