Da oggi si torna zona gialla e tanti locali riaprono ma spaventa il coprifuoco alle 22

Da oggi si torna zona gialla e tanti locali riaprono ma spaventa il coprifuoco alle 22
di Giacomo Cavoli
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Lunedì 26 Aprile 2021, 00:10

RIETI - Insieme a buona parte d’Italia, da oggi il Lazio torna in zona gialla (rinforzata). E tra proteste, speranze, nodi ancora da risolvere e l’onnipresente rischio di assembramenti, anche Rieti prova a riassaporare la speranza di un possibile ritorno alla (quasi) normalità. 

I ristoranti. Il coprifuoco alle 22 resterà la bestia nera di ogni ristoratore fino al prossimo decreto, ma ora la possibilità di tornare ad apparecchiare fuori sia a pranzo che a cena rappresenta comunque una minima boccata d’ossigeno: «Ci fa piacere tornare a contatto con le persone, al di là degli incassi che serviranno giusto per ammortizzare un po’ meglio le spese correnti, non certo a dare una svolta alla situazione – spiega Armando Balzerani, gestore sul lungoVelino del “No better place”, tra i locali scelti a marzo dai maturandi per il pranzo dei 100 giorni – Fino a giugno, a Rieti non è facile poter stare fuori la sera, per questo contiamo soprattutto sui giovani: considerato però che il nostro è sempre stato un locale notturno, abbiamo dovuto rivedere l’offerta del pranzo proponendo un ristorante-trattoria, snaturandolo così un po’. Prenotazioni? I ragazzi del basket in carrozzina avrebbero voluto cenare, ma uscendo dalla palestra alle 20.30 e con il coprifuoco alle 22, che senso avrebbe avuto? E quindi è saltato tutto. Il coprifuoco ormai è insostenibile, ed è una parola che non accetto più: che rafforzino i controlli, ma che lascino le persone libere di poter circolare anche di sera».

Tra i ristoratori, ieri, impazzavano anche le dichiarazioni della ministra per gli Affari regionali e le Autonomie, Mariastella Gelmini, che parlava di una sospensione del coprifuoco per chi si fosse trovato a tavola a ridosso delle 22, poi smentite dal sottosegretario all’Interno Carlo Sibilia: «Io sono pronto, non resto certo chiuso – garantisce Giuseppe Amici, della “Palazzina” – A cena, se non avrò prenotazioni, resterò chiuso un altro po’ per via delle temperature, ma chi deve mangiare per esigenza può cenare anche verso le 19.30-20 e cavarsela con un’ora: per tutti gli altri, invece, sarà più complicato.

Confidiamo nel bel tempo anche se, ad esempio, questa settimana è prevista pioggia sia mercoledì che giovedì». 

I banchetti. Continua invece a non passarsela per nulla bene il settore della banchettistica, a Rieti rappresentato da diverse location di prestigio, alcune delle quali costrette a virare sul menù alla carta per sopravvivere ad un anno di pandemia. A differenza dei ristoranti, per loro il decreto non prevede riaperture almeno fino a fine maggio e così mercoledì a Colle Aluffi arriverà Michele Boccardi, senatore, imprenditore della ristorazione e presidente nazionale di Assoeventi di Confindustria, per tentare di imprimere una svolta. «E’ la seconda stagione di matrimoni che ci stanno facendo perdere, con un danno economico veramente importante – sbotta Elia Grillotti, di Fipe e Federcuochi – Tuttavia, se la banchettistica potrà ripartire, ci sono già molte coppie di sposi che aspettano e che stanno cercando di spostare l’evento dalla cena al pranzo per non incappare nel coprifuoco». 

Gli assembramenti. Sarà un giallo rafforzato ma in giro, come era facile immaginare, si respira già un’aria da tana libera tutti. Così, dopo la sostanziale calma delle ultime settimane, le forze dell’ordine sono di nuovo pronte per riattivare i controlli nelle zone più a rischio di assembramenti, come nelle vie della movida tra largo Fiordeponti, via Roma, il Ponte Romano, il lungoVelino e nel piazzale antistante la Minervini-Sisti: «Insieme alle altre forze di polizia aumenteremo i controlli nelle zone più a rischio - spiegano dal comando della Polizia Municipale di via Foresta – Fino ad ora la situazione è stata abbastanza sotto controllo e al momento non sono arrivate indicazioni specifiche, ma vedremo domani cosa accadrà. Noi continueremo a monitorare la situazione nei fine settimana: vedremo se la Questura riterrà opportuno rimodulare l’ordinanza per chiedere il nostro sup

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