Zeus Rieti si ferma a un passo dal sogno
Cattani: «Io continuo a crederci» / Foto
Rossi: «Allenati bene, pagata la tensione»

Alessandro Rossi
di Emanuele Laurenzi
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Domenica 3 Marzo 2019, 19:34 - Ultimo aggiornamento: 19:35

RIETI - Si sognava di cantare “salutate la capolista”, si resta con l’amaro in bocca salutando il primo posto che sfuma sul 77-82 che resta stampato sul tabellone alla fine della partita contro Legnano. La Zeus Energy non si presenta all’appuntamento con la storia, lasciando i due punti che avrebbero voluto dire primo posto sul parquet. L’intenzione è di non mollare nemmeno un centimetro, come ribadisce per primo il presidente Giuseppe Cattani: «Io continuo a crederci e spero che sia così per tutto l’ambiente. Una caduta ci può stare nell’arco di un campionato. Abbiamo inciampato nel momento più bello, potevamo assaporare la vetta della classifica dopo tanti anni. Ci riproveremo la prossima settimana a Capo d’Orlando. Ora testa alta e pedalare. Abbiamo fatto qualcosa di importante e dobbiamo tornare ad essere quelli che non siamo stati stasera».
 

 

IL COACH ROSSI
Non fa drammi ma non nasconde neanche la delusione il coach Alessandro Rossi che, in sala stampa, si prende anche le sue responsabilità. «E’ stata una partita strana, perché molto tattica. Abbiamo vinto altre gare con prestazioni offensive peggiori di questa. La realtà è che loro sono entrati bene in partita e, quando sembrava che l’avessimo ripresa, l’espulsione di Thomas ha ridato compattezza a Legnano. Loro sono tornati più battaglieri e più agguerriti. Siamo mancati in alcuni possessi e in alcune scelte. Ciò che più mi preoccupa è la quantità di errori fatti nella fase offensiva. Probabilmente i ragazzi che si erano allenati bene tutta la settimana, hanno pagato la tensione. L’abbiamo pagata tutti e può capitare dopo una striscia lunghissima di vittorie. Ci dispiace enormemente e cercheremo di difendere quello che abbiamo conquistato. Legnano ci ha sfidato al tiro e noi lo abbiamo subito. Vorrei che questa sconfitta venga accettata e digerita dalla squadra: non è mancato impegno o voglia o determinazione. E’ mancata serenità mentale». Molti dubbi ci sono stati sul quintetto usato a cavallo tra la fine del terzo periodo e l’inizio del quarto, con Vildera, Bonacini e Nikolic in campo. « E’ una soluzione che ci aveva dato tanto in altre occasioni, come con Latina e Capo d’Orlando in casa, o con Treviglio. Sicuramente è una scelta di cui mi assumo la responsabilità, fatta in maniera consapevole, ma che stavolta non mi ha premiato, forse per nervosismo generale che aveva la squadra. La mia idea era Jones più fresco possibile nel finale». Al di là della sconfitta, il tecnico si è comunque dimostrato tranquillo e fiducioso per il futuro, commentando positivamente alcuni aspetti della serata storta: « Entrambi gli esordienti hanno fatto una buona partita, ma la squadra deve riassettare degli equilibri.
Abbiamo cambiato l’asse play pivot. Dobbiamo tornare a lavorare ed essere più sereni. Tenevamo in maniera smisurata a questa gara e quand’è così puoi incappare in prove così. Legnano l’ha capito e ha cercato di fare partita tattica, ci ha sfidato al tiro aperto da 3. Lo abbiamo pagato ma sono convinto che da domenica avremo più serenità. Aspetto mentale fa tanto, i ragazzi hanno dato tutto, ma non sono stati premiati. Grande stima e fiducia massima nei ragazzi. Devono capire che dobbiamo essere sereni e tranquilli».

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