Il volley maschile rinasce a Rieti
grazie alla Volley Academy:
capitan Di Carlo ne spiega i motivi

Stefano Di Carlo
di Giulia Moroni
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Martedì 7 Febbraio 2017, 10:27 - Ultimo aggiornamento: 10:29
RIETI - È un raggiante Stefano Di Carlo, palleggiatore classe 1984, figura storica nel mondo della pallavolo reatina, a raccontarci la sua nuova avventura con la maglia della Volley Academy.

Di Carlo, una vita passata tra i campi di pallavolo, tra giocatore a allenatore, oggi torna in campo con la Volley Academy, da giocatore, come mai ha deciso di accettare questa proposta?

Avevo smesso per allenare poi con Alessia (Serva, Dirigente accompagnatore) e Luca (Giovannelli, l’allenatore) abbiamo deciso di fare questa scommessa, l’idea di ripartire con un nuovo gruppo, per un progetto importante e innovativo per Rieti che non vedeva la pallavolo maschile da tanto, mi ha entusiasmato da subito così ho deciso di accettare.

Il volley maschile era praticamente scomparso a Rieti, coma mai secondo lei? Pensa che con la nascita di questa squadra sia arrivato davvero il momento del rilancio?

Era praticamente finito perché nessuno ha voluto credere ed investire in qualcosa di "assurdo", si è sempre scelto la via più semplice in passato..per questo dirigenti e presidenti di varie società, compreso l'ormai scomparso Comitato Provinciale di Rieti, hanno riversato fior fior di soldi dove era più facile "buttarli" cioè nel femminile dove il numero di tesserati era assai maggiore quindi di poco dispendio di energie per quanto riguardava il reclutamento. Alla fine qual è stato il risultato? Una sola società che disputa un campionato regionale, settori giovanili di medio - basso livello rispetto allo standard regionale, soldi sprecati negli anni a costruire poco o niente di valore e il Comitato Provinciale Fipav sparito. Con questa formazione si dà sicuramente un segnale forte: questo sport a Rieti può esistere ad ogni età e livello e con il minimo, e dico minimo sforzo da parte di tutti, può rinascere alla grande come lo era in passato. Il mio sogno? E’ quello di riempire le palestre delle scuole di ragazzi che fanno questo sport con passione e amore vero ed eguagliare il numero di tesserati di tutto il femminile della nostra città.

Campionato iniziato da poco ma già con buoni risultati, in queste giornate abbiamo visto che la vostra forza è il gruppo, credeva di ritrovarsi dopo tanto tempo così bene in palestra?

Il primo giorno di preparazione non mi aspettavo un riscontro così elevato, eravamo più di venti e per un movimento da tanto tempo dimenticato è stata una grande soddisfazione. Siamo giocatori di ogni età, ex pallavolisti, ma anche ragazzi provenienti da sport diversi, studenti, lavoratori, con un obiettivo comune: la passione per la pallavolo e la voglia di giocare. Siamo diventati una grande famiglia anche fuori dagli allenamenti, l’ambiente è davvero sereno e tranquillo e ogni volta entrare in palestra è sempre un piacere.

La sua esperienza l'ha portato ad essere il punto di riferimento della squadra, come riesce a gestire i ragazzi il capitano di una formazione?

Cerco sempre di dare segnali importanti, i ragazzi mi seguono, cerco di dare i consigli giusti e loro con molto interesse ascoltano. Sono il punto di riferimento della squadra, appena vedo che c’è qualcosa che non va provo a capire cosa sta succedendo, li motivo e li sprono sempre e la grande soddisfazione è vedere che tutti apprezzano e hanno voglia di imparare e fare bene.

L’amore per la pallavolo come nella vita. Spostato con Valentina De Santis (centrale della Nuova Fortitudo Rieti in serie C) e padre di un bambino, come vivete questa passione in casa?

Con Valentina abbiamo due modi diversi di vedere la pallavolo, lei vede sempre dal lato del professionismo io da quello del divertimento, ci scambiamo consigli, parliamo ma non andiamo mai ad approfondire molto perché rischiamo di litigare!

Cosa si aspetta da questo campionato?

Per adesso la scommessa è vinta. Ora pensiamo a giocare ed a divertirci; credo che possiamo toglierci delle belle soddisfazioni quest’anno!
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