Rieti, violenza su minori: si smonta l’accusa sul tecnico farense

Tribunale di Parma
di Raffaella Di Claudio
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Giovedì 29 Ottobre 2020, 00:30

RIETI - La giustizia ordinaria sta ancora facendo il suo corso, ma quella sportiva ha già emesso il suo provvedimento. Ovvero, una disposizione di archiviazione avanzata il 2 ottobre dal procuratore federale della Federazione italiana pallacanestro che libera da ogni accusa un istruttore farense di 58 anni coinvolto nell’agosto 2019 in una brutta vicenda giudiziaria costata all’uomo 83 giorni di arresti domiciliari e un inferno non ancora concluso. La sua storia è balzata alle cronache un anno fa. Nell’agosto del 2019, l’istruttore, che lavorava come animatore in un centro estivo in una città della provincia di Parma, è stato accusato di violenza sessuale su minorenni (in base all’articolo 609 bis del codice penale che punisce chiunque, con violenza o minaccia o mediante abuso di autorità costringe taluno a compiere o subire atti sessuali). 
La denuncia era partita da alcuni collaboratori stagionali di una piscina comunale dove era ospitato il centro estivo. Un’accusa gravissima a seguito della quale l’uomo è stato arrestato e ha trascorso più di 80 giorni ai domiciliari, a Fara Sabina, suo comune di residenza. Un’accusa che ha iniziato a sgretolarsi un anno fa. In sede di incidente probatorio è stato rimesso in libertà perché, come recita l’ordinanza redatta il 4 novembre scorso dal giudice per le indagini preliminari (Gip) del Tribunale di Parma, Mattia Fiorentini, «i minori identificati quali persone offese hanno dichiarato di non essere mai stati toccati in alcun modo dall’indagato». Da quel momento, l’uomo, difeso dall’avvocato Maurizio Romagna, attende la fine di quell’incubo iniziato nell’estate del 2019. 
Una vicenda apparsa sin dal suo esordio intricata e che oggi, a un anno dalla decisione del Gip, con la pronuncia dal procuratore federale Marco Lucente, si dipana ancora un po’. «Il provvedimento di revoca della misura cautelare – si legge nel documento della Federazione italiana pallacanestro sottoscritto dal procuratore Lucente – poneva in risalto, non solo che dall’incidente probatorio sui minori fosse emerso il venire meno del carattere di gravità indiziaria che sorreggeva la misura applicata, ma che il proseguimento delle investigazioni sarebbe stato teso a comporre il contrasto tra quanto dichiarato da minori e quanto dichiarato dai soggetti denuncianti.

Visto che, in considerazione delle risultanze istruttorie e delle dichiarazioni fornite dall’accusato non c’è, allo stato, alcun giustificato motivo per procedere all’applicazione di misure cautelari o disciplinari - conclude il procuratore -, si dispone l’archiviazione dell’indagine, nei confronti dell’istruttore farense». 

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