Fns Cisl: «Il 31 marzo chiuderà ufficialmente il presidio Vigili del fuoco di Amatrice»

Fns Cisl: «Il 31 marzo chiuderà ufficialmente il presidio Vigili del fuoco di Amatrice»
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Mercoledì 17 Marzo 2021, 13:47

RIETI - «Il prossimo 31 marzo chiuderà ufficialmente il presidio Vigili del Fuoco di Amatrice». A lanciare l’allarme, ancora una volta, è il sindacato Fns Cisl Roma Capitale e Rieti nella persona del Segretario Provinciale, Massimo Rinaldi.

«La presenza dei Vigili del Fuoco sul territorio martoriato e devastato dal terremoto è stato fino ad oggi di fondamentale importanza: solo nell’ultimo anno, sono stati circa 300 gli interventi, tra richieste di assistenza dei cittadini, il recupero dei beni nelle abitazioni colpite dal sisma e gli interventi di soccorso ed ancora molto altro. Oggi il presidio, è ancor di più di strategico dal punto di vista del soccorso, perché esso continua a garantire al territorio la presenza di una squadra operativa composta da 5 unità».

«L'auspicata presenza costante degli operatori è, difatti, legata alla fragilità del territorio, ai numerosi cantieri edili aperti, in continua evoluzione ed espansione, e infine, il ruolo svolto dai VVF diventa determinante, alla luce della notizia, di qualche giorno fa, della presentazione del programma straordinario di Ricostruzione Amatrice Centro . La presenza costante della squadra dei Vigili del Fuoco rappresenta, pertanto, più sicurezza ad Amatrice ma, in generale, nella nostra provincia».

«Non dimentichiamo, infatti, che le nostre squadre operative, in gergo chiamiate “partenze”, in occasioni particolari di micro e macro calamità, possono essere dirottate dove ve ne è più bisogno nel nostro territorio (come avvenuto per l'ultima emergenza legata all'alluvione di pochi giorni scorsi in cui la squadra di Amatrice è stata di fondamentale importanza nel rafforzare il dispositivo di soccorso)».

«Per queste ragioni, auspichiamo un solerte intervento, non solo da parte delle amministrazioni comunali delle zone interessate dal terremoto, ma sopratutto, un forte coinvolgimento dai politici locali, regionali, nazionali e delle istituzioni tutte. Chiediamo in buona sostanza, che ognuno faccia la propria parte, al fine di mantenere e assicurare la continuità operativa del presidio diurno dei vigili del fuoco di Amatrice, affinché tale squadra VVF venga garantita e prorogata per tutta la durata della ricostruzione».

«Occorre rammentare, altresì, che nel gennaio 2019 proprio ad Amatrice, ci fu un tavolo tecnico alla presenza dei Sindaci di Amatrice e Cittareale, dell’allora Prefetto di Rieti Giuseppina Reggiani, dell’attuale Capo del Corpo dei Vigili del Fuoco Fabio Dattilo e i vertici del Corpo, e dell’allora Sottosegretario di Stato per l’Interno, Stefano Candiani.

Quel giorno fu dichiarato pubblicamente che era stato programmato un percorso innovativo che valorizzasse il lavoro dei Vigili del Fuoco sul territorio amatriciano, per ridisegnare e migliorare l’assetto sull’intero territorio dell’Alta Valle del Velino. Si fece riferimento ad una struttura organizzata dunque per continuare a stare vicino alle persone e per proseguire al meglio nella missione dei Vigili del Fuoco in questa terra, una precisa organizzazione per rendere questo presidio funzionale ai massimi livelli. Attendiamo da allora che tali dichiarazioni si possano finalmente trasformare in fatti concreti».

«La Cisl Roma Capitale e Rieti – aggiunge Paolo Bianchetti (Coordinatore Confederale Cisl Area Rieti) - all'indomani della tragedia che ha colpito la nostra terra è stata al fianco dei cittadini dell'Alta Valle del Velino in tutte le sue iniziative, postazioni operative ed eventi, con gesti da un lato di solidarietà dall'altro di aiuto quotidiano vero e concreto. Ogni giorno e su ogni tavolo di confronto tendiamo ad indirizzare le scelte più giuste per il territorio nella visione di ricostruire il tessuto socio-economico di Amatrice ma più in generale dell'intera area del cratere. In questa direzione le battaglie fatte dalla Cisl per Amatrice si inseriscono nel solco di rivendicazioni più generali come ad esempio quelle di nuove infrastrutture scolastiche, potenziamento e miglioramento della rete viaria, ricostruzione del nuovo Ospedale, investimenti su progetti turistici, nelle reti digitali e nella comunicazione, cioè del bisogno di questa terra di servizi tali da non sentirsi abbandonata in cui vale la pena di vivere e continuare a crederci».

«Ora ci troviamo qui, ancora una volta, a chiedere che tutte le Istituzioni ascoltino questo appello, che è l'appello dei cittadini di un territorio intero: “salvare il presidio dei Vigili del Fuoco”. Facciamo appello ai Sindaci dell'area del cratere a partire da Amatrice, Accumoli e Cittareale ma in generale di tutta l'Alta Valle del Velino, al Presidente della Provincia, al Presidente della Regione Lazio, al Ministro affinché il presidio dei Vigili del Fuoco ad Amatrice resti operativo e con esso – conclude Paolo Bianchetti - resti accesa la ferma decisione di proseguire nella “ricostruzione di cose” e con esse la “ricostruzione di speranza». 

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