Calisse saluta il vescovo Pompili: «Forti di quello che ci ha lasciato». La lettera

Calisse saluta il vescovo Pompili: «Forti di quello che ci ha lasciato». La lettera
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Venerdì 9 Settembre 2022, 16:15

RIETI - Il presidente della Provincia Mariano Calisse ha indirizzato a monsignor Domenico Pompili una lettera di saluto in vista del commiato del vescovo da Rieti.


La lettera 
Tra le persone incontrate in questi anni di vita politica reatina in molte hanno arricchito il mio bagaglio personale e professionale, ma nessuna ha avuto il ruolo del nostro Vescovo.


Oggi lo salutiamo e sento il bisogno di spendere poche parole in questo giorno di commiato.


Con lui è stato portato avanti un lavoro fruttuoso dal punto di vista amministrativo e vi è stata una collaborazione sincera che ha permesso di raggiungere risultati, primo fra tutti l'apertura del Palazzo Aluffi per l'Università.
Da lui ho imparato, ho avuto consigli buoni, Don Domenico ha raccolto le mie confessioni personali e mi ha accompagnato in scelte difficili quando ne ho avuto bisogno.


Corre l'obbligo di fermarsi a pensare a quanto ricevuto. Ho avuto in dono l'amicizia e la vicinanza di una persona che sento il bisogno di ringraziare. Una gratitudine grande e su due fronti. 


Ringrazio come Presidente della Provincia il Mons. Pompili per il coraggio, la maestria e l'acume con cui ha guidato la diocesi reatina. Ha portato avanti il suo ministero con incredibile generosità, prodigandosi senza sosta nei momenti più tristi e più lieti della comunità.


La più grande dote che gli riconosco è la presenza, una presenza attenta e puntuale, anche nelle parrocchie più piccole della provincia. Aggiungo con umiltà un ringraziamento personale, per il tempo che mi ha dedicato, per le parole che mi hanno aiutato, per il riguardo con cui ha saputo essermi vicino. Il Vescovo ha dato tanto alla chiesa di Rieti e tutti noi ora non possiamo che augurargli il meglio per il prestigioso incarico a cui viene chiamato. Non voglio accodarmi a quanti si dispiacciono per la sua partenza. Una grande personalità come lui è davvero giusto che sia a servizio di altri luoghi. Porterà altrove un po' di esperienza del reatino forgiata anche dalla grave situazione affrontata post sisma. Noi restiamo senza la sua guida, ma forti di quello che ci ha lasciato, non è poco. 
Caro Don Domenico porti con te nella tua nuova missione l'affetto, la riconoscenza e la stima di tutta Rieti. Il nostro impegno sarà ricordare anche negli anni a venire il motto, scelto alla base del suo stemma: "Ut fructum afferatis" - Affinché portiate frutto


Con le nostre azioni e nelle nostre possibilità cercheremo di portare frutto nella nostra amata provincia. È l'insegnamento che ci lascia, che porterò, che porteremo sempre con noi.

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